TITOLO ORIGINALE: Island Of Terror
G.B. 1966
REGIA: Terence Fisher
CAST: Peter Cushing, Edward Judd, Eddie Byme, Carole Gray, James Caffrey, Keith Bell, Shay Gorman
Ecco un piccolo film che negli anni si è conquistato la status di cult. S.O.S. i Mostri Uccidono Ancora narra di un esperimento di laboratorio “andato male”che, involontariamente, dà il via a una catena di morti causate da alcuni mostri generati da una innovativa cura per il cancro. A fare le spese di una manipolazione genetica non andata a buon fine è in primis il professore che stava lavorando al progetto e, successivamente, uomini e animali che all’interno di una sperduta isoletta della Gran Bretagna si trovano a dover fare i conti con mostruosi esseri in grado di risucchiare le ossa dai corpi delle vittime, riducendole ad ammassi mollicci privi di vita; ad arginare il danno ci penseranno due studiosi e una donna che saranno costretti a scontrarsi personalmente con le creature.
Il budget di Island Of Terror è quello messo a disposizione dalla Planet Film Productions, una piccola casa di produzione responsabile di una manciata di film ma ricordata perlopiù per questo titolo e per Demoni Di Fuoco, una pellicola per certi versi simile a questa e sempre con Peter Cushing nel cast. Siamo a metà degli anni ’60 e il regista Terence Fisher lavorava molto con la storica Hammer, che quantomeno riusciva spesso a garantire buoni budget per i suoi progetti, qua però la musica cambia perché, con tutta evidenza, i soldi non ci sono e la storia ruota intorno ai soliti tre o quattro attori che si trovano alle prese con i mostri.
E’ interessante notare come la presenza femminile sia considerata “inadatta” a fronteggiare il pericolo, spesso infatti in S.O.S I mostri Uccidono Ancora i colleghi uomini la invitano a farsi da parte o a rimanere a casa e è solo grazie alla propria determinazione che la donna riesce a ritagliarsi uno spazio significativo nella vicenda, atteggiamento questo figlio di una certa mentalità che, in quegli anni, si riversava più o meno involontariamente in tante situazioni dove le donne erano automaticamente viste come adatte perlopiù a ruoli di contorno. Sconfiggere i mostri è roba da uomini insomma, questo verrebbe fatto intendere.
I mostri nel film di Fisher rappresentano il piatto forte, ma è grazie a loro che in tanti considerano questa pellicola un trash d’annata: le creature sono un mix tra un aspirapolvere e una tartaruga, una specie di viscido cassettone strisciante con un tubo nella parte anteriore che risucchia le ossa delle vittime. Non si sa da cosa nasce quest’idea, probabilmente l’ispirazione arriva dalla fantascienza del decennio precedente dove gli alieni che invadevano il nostro pianeta avevano le forme più assurde, in ogni caso è una trovata bizzara ma, anche se la tensione non c’è mai, se volete farvi quattro risate e passare un’ora e venti in maniera poco impegnativa questo potrebbe essere il film giusto, anche perché è sempre un piacere stare in compagnia di Peter Cushing anche quando non è protagonista di lavori memorabili.
