THE VISIT

alt="the visit"

USA, 2015

REGIA: M. Night Shyamalan

CAST: Olivia Dejonge, Ed Oxenbould, Deanna Dunagan, Peter Mc Robbie, Kathryn Hahn, Celia Keenan-Bolger

alt="the visit"

Si potrebbe definire un found footage all’ennesima potenza, di fatto The Visit basa il suo punto di forza su un’idea azzeccata ma con poca sostanza intorno. La storia è quella di Tyler e Becca, due fratellini di tredici e quindici anni che per, la prima volta si recano a casa dei nonni materni, mai conosciuti prima di allora. Loretta, la mamma dei due ragazzini, non è in buoni rapporti coi due genitori, ma crede che una settimana di “vacanza” per i figli in trasferta da loro potrebbe essere una buona idea e chissà, un’occasione per lei per porre fine a vecchi rancori. Loretta decide quindi di spedire i figli dai nonni e, nel frattempo, si concede una crociera col suo nuovo fidanzato, ignara del pericolo che i due ragazzi stanno per incontrare.

alt="the visit"

Tyler e Becca sono appassionati di documentari e, con una telecamera a mano sempre accesa, cercano di realizzare una videostoria della loro settimana in compagnia dei vecchietti, riprendendone la vita quotidiana, le abitudini e i loro racconti, ma dopo un po’ si accorgono che qualcosa non torna perché la nonna gira nuda di nascosto e vomita e il nonno è incontinente e nasconde i pannolini sporchi nel capanno degli attrezzi, in più ogni tanto perdono il controllo e fanno emergere un’aggressività che almeno inizialmente cercavano di nascondere. Nulla di grave, all’apparenza, in fondo per i due ragazzi è normale che le persone anziane possano soffrire di qualche disturbo, ma quando la mamma (attraverso una videochiamata su Skype) si accorge che i figli si sono cacciati in una situazione davvero pericolosa (dopo aver dato un’occhiata ai due vecchi mostrati di nascosto dai suoi figli con la webcam) avverte la Polizia e parte per andare a riprenderseli, ma ormai la frittata è fatta…

alt="the visit"

Per tutta la prima parte in The Visit non sappiamo cosa ci aspetterà, cioè se all’improvviso sbucherà fuori qualcosa di soprannaturale, oppure un’invasione domestica, un mostro in cantina o chissà cos’altro. A ben guardare, la parte migliore di questo piccolo ma ambizioso progetto di M. Night Shyamalan è proprio quella in cui lo spettatore cerca di capire dove si voglia andare a parare, perché poi una volta che si scoprono le carte il film perde molta della sua potenza. Intendiamoci, parliamo di un POV che non ha mai punti morti o lungaggini, il che non è poco se si considera la confezione scarna, eppure nel momento in cui è chiaro a tutti come stanno davvero le cose (e c’è da dire che la sorpresa è di quelle vincenti, quantomeno inaspettata e difficilmente prevedibile) comincia una girandola di urla che convince poco.

alt="the visit"

Alcune trovate sono inquietanti e ci sono pure un paio di jumpscare tutt’altro che gratuiti, c’è però da dire che alcune scelte risultano assai fastidiose: il ragazzino fissato con il rap che non perde occasione per trasformare in versi qualsiasi tipo di discussione è irritante, così come il finale che sembra fatto apposta da Shyamalan per tranquillizzare il suo pubblico, forse perché convinto in cuor suo di averlo terrorizzato troppo nei minuti precedenti.

alt="the visit"

In definitiva The Visit è un film interessante e anche ben recitato, che può vantare un’idea davvero originale, eppure l’impressione è quella di un progetto riuscito solo parzialmente, un lavoro dall’alto potenziale ma che non riesce a esprimere del tutto quello che forse avrebbe voluto. In ogni caso abbiamo visto ben di peggio, in un ipotetico rating diciamo che potrebbe prendersi tre stelle su cinque.

alt="the visit"