LA CASA DEI FANTASMI, William Castle, USA 1959

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Un distinto signore (Vincent Price) lancia una scommessa e diverse persone rispondono al suo annuncio: metterà a disposizione la sua casa una notte intera e chi riuscirà a arrivare incolume alla mattina successiva, riceverà un premio in denaro. Apparentemente, nulla di più semplice: non è così, visto che la casa parrebbe abitata dai fantasmi.

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Allo scoccare della mezzanotte, i partecipanti cominciano a avvertire strane presenze. Il limite tra suggestione, fantasmi veri e complotti orditi dal padrone di casa diventa indefinito e i concorrenti rimangono vittime di macabre visioni a base di scheletri, teste recise e particolari macabri. Ma qual è la ragione di tutto ciò?

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Notevole film dell’esperto in brividi William Castle, che si diverte a prendere in giro lo spettatore con colpi di scena creati ad hoc. L’idea vincente de LA CASA DEI FANTASMI è quella di non dare mai certezze e di non fornire troppe spiegazioni circa gli eventi narrati. Lo spasso maggiore è dato dalle congetture dei protagonisti, che cercano di razionalizzare le visioni spaventose all’interno della casa.

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I personaggi sono burattini all’interno di uno spaventoso teatrino, con Price che ne muove i fili e che, al solito, sembra trovarsi a perfetto agio in un ruolo che gli consente ancora una volta di poter rivestire i panni dell’estroso personaggio malefico che dirige i giochi.

Molta ironia, bella fotografia (del film esiste anche una versione colorizzata), dialoghi divertenti e colpi di scena spaventosi, fanno de LA CASA DEI FANTASMI una delle più classiche storie di paura e, anche se oggi il film di Castle appare datato, rimane immutato il fascino che una pellicola del genere può trasmettere.

Sicuramente merita un’occhiata, se non altro per la presenza di Price che non delude mai.

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USA, 1959

TITOLO ORIGINALE: House On Haunted Hill

REGIA: William Castle

CAST: Vincent Price, Carol Ohmart, Richard Long, Alan Marshal, Carolyn Craig, Elisha Cook Jr., Julie Mitchum

 

LA CASA DELLE ANIME ERRANTI, Umberto Lenzi, Italia 1989 (TV)

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Un gruppo di ragazzi si reca in Valtellina (ma in realtà il film è girato nelle Marche) per studiare i sedimenti rocciosi presenti in quelle zone. A causa della strada interrotta, sono costretti a pernottare in un misterioso albergo abbandonato, teatro di una tremenda carneficina avvenuta venti anni prima. Prevedibilmente, gli spiriti inquieti delle persone massacrate tornano per tormentarli, dando vita a nuovi e sanguinosi omicidi.

Davvero nulla di nuovo sotto il sole. LA CASA DELLE ANIME ERRANTI è uno dei quattro film sulle “case maledette” commissionati da Reteitalia per la Fininvest di Berlusconi (attuale Mediaset) e diretto daUmberto Lenzi. I quattro lavori non vennero mai trasmessi a causa del contenuto troppo violento e rimasero praticamente invisibili per dieci anni, finché non videro la luce grazie alla distribuzione in vhs (fu la Shendenea editarli portandoli nelle edicole). La storia è abbastanza banale, ma il difetto maggiore è sicuramente la pessima prova degli attori che, insieme ai dialoghi imbarazzanti, spedisce il film di Lenzi nel vasto territorio del “brutto”.

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Purtroppo, si nota la volontà di far apparire il gruppo di ragazzi come giovani moderni e dinamici, ma è fin troppo evidente che il responsabile dei dialoghi non fosse esattamente al passo coi tempi, così gli attori parlano e si scambiano battute usando una terminologia desueta e quasi sempre ridicola.

Gli attori parlano di calcio e di hamburger e fanno considerazioni vecchie come il brodo sui fenomeni soprannaturali che vivono nelle varie situazioni: c’è quella che “avverte qualcosa”, l’altro che cerca di dare spiegazioni razionali alle apparizioni per non creare panico e così via. La sagra dell’ovvio insomma, che pesca un po’ da Shining (l’albergo abbandonato e un bambino che si trova al centro di strani avvenimenti) e un po’ da tutti i luoghi comuni già usati mille volte nelle ghost stories di sempre.

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Per fortuna, Umberto Lenzi non lesina sullo splatter e sugli effetti cruenti (che gli costarono pure la censura televisiva, a quanto pare) e così, in LA CASA DELLE ANIME ERRANTI c’è spazio per qualche decapitazione fantasiosa: un bambino decollato da una lavatrice (!) e un ragazzo decapitato da una finestra sono a conti fatti le trovate migliori del film. Ma il senso generale di ridicolo è comunque troppo alto per prendere sul serio quello che scorre sullo schermo e la tensione è sempre assente…

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Curiosità: come dicevamo, gli attori sono pessimi, ma da segnalare c’è il veterano Charles Borromel, presente in diverse pellicole di Joe D’Amato e volto noto agli amanti del cinema di genere e, nel ruolo di una giornalista, Licia Colò, la super esperta televisiva dei viaggi nel mondo e conduttrice del leggendario programma per bambini di Italia 1 Bim Bum Bam.

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ITALIA, 1989 (TV)

REGIA: Umberto Lenzi

CAST: Joseph Alan Johnson, Stefania Orsola Garello, Matteo Gazzolo, Licia Colò, Laurentina Guidotti, Charles Borromel

LA CASA DEI SORTILEGI, Umberto Lenzi, Italia 1989 (TV)

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LA CASA DEI SORTILEGI è uno dei quattro film per la televisione prodotti da Fininvest (attuale Mediaset) alla fine degli anni ottanta: due vennero diretti da Umberto Lenzi (questo e La casa Delle Anime Erranti), gli altri da Lucio Fulci (La Casa Nel TempoLa Dolce Casa Degli Orrori). Successe però che i film (che avevano come tematica le “case maledette”), una volta realizzati, vennero giudicati troppo violenti per un pubblico televisivo dalla stessa Fininvest che li aveva commissionati e non furono trasmessi, esattamente come capitò a Lamberto Bava che l’anno prima girò quattro pellicole (il ciclo si chiamava Alta Tensione), censurate esattamente nel solito modo.

Tutto questo potrebbe far pensare che si veda chissà cosa, ma almeno in questo caso non è così. Senza entrare nel merito di tutti e quattro i lavori, LA CASA DEI SORTILEGI parte con uno spunto interessante ma lo svolgimento è piuttosto approssimato. Il film di Lenzi racconta di un uomo che ha un incubo ricorrente: in una grande casa, una strega getta una testa in una pentola per farla bollire. In piena crisi coniugale e nel bel mezzo di un esaurimento nervoso, l’uomo si prende qualche giorno di vacanza con la moglie per recuperare il rapporto, finendo insieme a lei nella casa che vedeva in sogno. Da quel momento varie persone cominciano a perdere la vita, uccise da una vecchia che ha gli stessi connotati della strega che lo terrorizza nei suoi incubi…

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Tanto per cominciare, la recitazione degli attori è scolastica: il protagonista (Andy J.Forest) è inespressivo e il resto del cast anonimo; Paul Muller è forse quello che se la cava meglio, ma l’insieme è mediocre e LA CASA DEI SORTILEGI non ha molto da offrire. C’è qualche omicidio cruento e la location fiorentina ha un suo perché, ma si ha l’impressione di assistere a un film girato in maniera frettolosa e superficiale. La strega poi (Maria Cumani Quasimodo), che dovrebbe essere il piatto forte del film, è soltanto una vecchietta coi capelli arruffati che cerca di far paura con la solita risata satanica. Inutile dire che non spaventerebbe nemmeno un bambino…

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Dopo qualche omicidio e un po’ di mistero, con l’intenzione di creare suspense senza presentare nulla di rilevante, arriva lo scontato epilogo di una storia che poteva essere ben più interessante. Peccato. Eppure, a leggere in giro c’è chi afferma che è un buon esempio di horror all’italiana. Mah…

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Italia, 1989 (TV)

REGIA: Umberto Lenzi

CAST: Andy J. Forest, Sonia Petrova, Susanna Martinkova, Paul Muller, Marina Giulia Cavalli, Maria Cumani Quasimodo