3 CASI DI OMICIDIO

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TITOLO ORIGINALE: Three Cases Of Murder

G.B. 1955

REGIA: Wendy Toye, David Eady, George More O’Ferrall

CAST: Orson Welles, John Gregson, Elizabeth Sellars, Emrys Jones, Alan Badel, André Morell

3 episodi diretti da altrettanti registi, dove gli omicidi del titolo sono la cosa meno importante di questa simpatica pellicola che narra storie dove i protagonisti sono il mistero e il soprannaturale. Nel primo episodio, un uomo “entra” in quadro custodito all’interno di un museo; il misterioso dipinto “ospita” alcuni bizzarri abitanti, ma l’ultimo arrivato ha una spiacevole sorpresa…

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La seconda storia narra della rivalità fra due amici, entrambi innamorati della stessa ragazza: quando questa viene trovata morta, scatta uno strano meccanismo fra i due per sfuggire dalle grinfie della Polizia, ma non tutto va per il verso giusto. Nel terzo segmento facciamo la conoscenza di un politico (Orson Welles), capace di usare una dialettica impeccabile per mettere in cattiva luce gli avversari, ma un suo rivale riesce a riscattarsi: orribili incubi cominciano a confondersi con la realtà e il prepotente oratore, dopo una serie di figuracce, comincia a perdere tutta la sua credibilità…

Niente male questa produzione inglese, anche perché due dei tre episodi sono di ottima qualità (il primo e il terzo) e il secondo, pur essendo di livello leggermente inferiore agli altri funziona comunque benissimo. La prima storia è quella più bizzarra e riesce a essere perfino un po’ inquietante: l’idea di persone condannate a vivere all’interno di un dipinto è di quelle vincenti.

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Il secondo episodio è un racconto poliziesco in piena regola, dove lo spettatore attraverso le indagini di Scotland Yard deve riuscire a identificare il vero colpevole di un omicidio: nulla di esaltante, ma la storia funziona e scorre via bene. Il terzo segmento è, a parere di chi scrive, il migliore. Il merito va sicuramente a Orson Welles che ha una parte molto divertente, ma è proprio l’idea che risulta davvero azzeccata: chi di noi non vorrebbe, anche solo per un giorno, riuscire con la forza del pensiero a condizionare (in negativo) la vita di chi ci vuole mettere i bastoni fra le ruote e cerca di sminuirci davanti agli altri per trarne vantaggio? Questo è quello che accade e, anche se i toni sono molto leggeri (quasi da commedia), un finale da brividi è assicurato.

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Le tre vicende sono tratte da altrettanti racconti, non è un horror vero e proprio e 3 CASI DI OMICIDIO si merita di entrare nel nostro sito e di essere discusso, per varie motivazioni: ci piacciono molto i film a episodi, amiamo Orson Welles ma, soprattutto, non possiamo non notare che, anche se l’intenzione di chi ha creato questa pellicola non era quella di spaventare, le vicende narrate si avvicinano molto a serie ben più famose tipo Ai Confini Della Realtà, in cui incubi spaventosi e realtà inimmaginabili si fondono in maniera più o meno inaspettata.

Curioso, da recuperare.

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