USA, 2004
REGIA: Eric Bress, J. Mackye Gruber
CAST: Ashton Kutcher, Amy Smart, Melora Walters, Elden Henson, William Lee Scott, John Patrick Amedori, Jesse James
La vita di Evan è segnata da eventi forti e spiacevoli che il suo cervello ha rimosso: la conoscenza di un pedofilo quando era in tenera età e una bravata insieme al suo gruppo di amici, che ha causato la morte di una donna e di una bambina. Diventato adulto, rileggendo i diari dell’infanzia scopre di avere la possibilità di tornare indietro nel tempo e di cambiare quei tragici eventi; l’esperimento si rivela pericoloso, perché tutte le volte che Evan attraverso i suoi viaggi a ritroso prova a modificare il passato e a salvare l’incolumità delle persone a lui care, ne deve pagare le conseguenze sempre in prima persona…
Ashton Kutcher è il fascinoso protagonista di questa rilettura, in chiave ultra pessimista, del concetto delle sliding doors. Partendo dall'”effetto farfalla” (il battito d’ali di una farfalla può provocare un uragano dall’altra parte del mondo), la storia si lascia seguire con molto interesse, poiché riesce a toccare molte corde. Colpi di scena, commozione e sequenze decisamente forti (il pedofilo che vuol fare spogliare i bambini con la scusa di girare un film), fanno di THE BUTTERFLY EFFECT un film riuscito e per nulla banale.
Và da sé che una sceneggiatura del genere abbia dato spazio a seguiti e finali alternativi, diciamo però che nella sua struttura più conosciuta (e cioè per come l’abbiamo visto al cinema) il film funziona bene così com’è, senza bisogno di modifiche o supplementi. I toni sono spesso leggeri ma la sostanza non è così soft. Da ricordare.
