USA, 2010
REGIA: Tod Williams
CAST: Katie Featherston, Micah Sloat, Brian Boland, Sprague Grayden, Molly Ephraim, William Juan Prieto
Prequel del primo episodio.
Una famiglia vive in una grande villa con piscina e, un giorno, viene trovata una stanza sottosopra così, pensando sia colpa di qualche ladro, in tutte le stanze della casa vengono installate delle telecamere (l’unica grande trovata infelice e improbabile del film è proprio questa: che senso avrebbe mettere telecamere in una casa dove sarebbero passati dei ladri? Per quale motivo dovrebbero tornarci? ).
Dal quel momento inizia un grande reality show che mostra allo spettatore la vita all’interno dell’abitazione, tra classiche porte che sbattono, oggetti che cadono inspiegabilmente e luci che si accendono e si spengono senza un criterio. La prima persona a capire che c’è qualcosa che non torna è la badante brasiliana, che parla come la più classica delle portasfiga (“qui c’è qualcosa che non va, oddio gli spiriti” ecc.).
In un crescendo di tensione sarà la figlia la vittima preferita da spaventare, ma i fantasmi sembrerebbero interessati anche al piccolo bebè della famiglia, che di notte fluttua nel suo box e scorrazza per tutta la casa all’insaputa dei genitori. Iniziano così delle lunghissime notti di terrore per tutti (cane compreso) e, come ciligiena sulla torta, ci scappa pure il morto.
Non male questo secondo episodio, che ha il merito di riuscire a agganciarsi perfettamente alle vicende già viste nel primo Paranormal Activity. La tensione è davvero alta e, anche se per fare paura spesso si gioca sporco (i colpi improvvisi gonfiati ad hoc dal dolby) è un piacere lasciarsi coinvolgere nello spettacolo.
La forza del progetto (che è la stessa del primo episodio) consiste nel cercare di incutere terrore senza mostrare nessuna rappresentazione grafica delle forze soprannaturali presenti nella casa. Qua si rincara la dose e si calca la mano sui particolari: giocattoli che si muovono da soli, il cane che avverte qualcosa di misterioso, inquadrature certosine di angoli, porte che si aprono o si chiudono secondo un disegno che non riusciamo a capire.
PARANORMAL ACTIVITY 2 è un buon film che ottiene il suo (unico) scopo: tenere alta l’attenzione dello spettatore in attesa di un qualcosa. E anche se quel “qualcosa” non arriva mai, ci si lascia fregare volentieri e stare al gioco diventa un piacere. Per chi ama il cinema ad alta tensione è imperdibile, per chi ama lo splatter e gli orrori è invece trascurabile. Interessante, a patto che ci si dimentichi subito del terribile inizio…
