WILLY WONKA E LA FABBRICA DI CIOCCOLATO

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TITOLO ORIGINALE: Willy Wonka & The Chocolate Factory

USA, 1971

REGIA: Mel Stuart

CAST: Gene Wilder, Jack Albertson, Peter Ostrum, Roy Kinnear, Julie Dawn Cole, Leonard Stone, Michael Bollner

Un bambino povero di famiglia ma ricco di buoni sentimenti vorrebbe a vincere un concorso messo in palio dal proprietario di una fabbrica di cioccolato; il premio consiste nella possibilità di visitare lo stabilimento e soltanto cinque bambini in tutto il mondo avranno questo privilegio.

Va da sé che il ragazzino è uno dei cinque e con grande gioia passa una giornata in un posto da sogno, in mezzo a cascate di cioccolata, giardini di canditi, meraviglie per gli occhi e per il palato. All’interno del magico stabilimento, i bambini egoisti e disobbedienti fanno una brutta fine: la fabbrica ha dei meccanismi studiati per eliminare per sempre chi non sa apprezzare quello che ha, ma il protagonista, si sa, è bravo e buono e arriva addirittura a dirigerlo,  lo stabilimento…

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Con che occhio dobbiamo guardare uno dei film più celebri della storia del cinema? I modi sono molteplici, ma visto che ormai non siamo più ragazzini possiamo spostare l’attenzione su elementi un po’ diversi da quelli che caratterizzano le favole classiche;  WILLY WONKA E LA FABBRICA DI CIOCCOLATO è un’occasione per compiere un viaggio coloratissimo e “acido”, in mezzo a enormi funghi, nani lavoratori e dolcezze plastiche.

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Attraverso la morale infantile su cui fa perno il film (chi è cattivo viene punito, chi è buono premiato) è possibile assistere a un percorso che a volte è persino terrificante: i bambini disobbedienti trovano la morte (non mostrata, ma comunque ferocemente suggerita) e c’è anche un lungo tragitto pieno di allucinazioni che i ragazzini devono forzatamente percorrere: in un tunnel vengono proiettate immagini di morte, con galline decapitate, uomini con vermi in faccia e animali ripugnanti.

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Ecco quindi che per apprezzare la particolarità di questo ricordo “di quando eravamo piccoli” occorre essere diventati un po’ più grandi e, stavolta non possiamo fare a meno di notare che il film funziona di più come “viaggio allucinante” che come favola per bambini e è per questo che WILLY WONKA può ritagliarsi uno spazio nel nostro sito.

Tim Burton ne farà un remake, non riuscendo però a cogliere le finezze dell’originale.

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