DEVIL

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TITOLO ALTERNATIVO: The Night Chronicles: Devil

USA, 2010

REGIA: John Erick Dowdle

CAST: Chris Messina, Jenny O’Hara, Logan Marshall-Green, Bokeem Woodbine, Bojana Novakovic, Jacob Vargas

Il Diavolo del titolo, stavolta, decide di operare all’interno di un modernissimo palazzo dove tante persone si incontrano per lavoro; il presagio funesto arriva subito, appena un uomo decide di suicidarsi gettandosi in strada dall’ultimo piano, infatti come recita una vecchia leggenda messicana che dovrebbe spiegare il modo di agire del Maligno, è proprio un suicidio inaspettato ad indicare la prima avvisaglia di un disegno diabolico che sta per compiersi. Partendo da questa oscura profezia, Devil racconta la storia di cinque persone rimaste bloccate all’interno dell’ascensore del palazzo che, minuto dopo minuto, si trovano coinvolte in una situazione angosciante: in contatto diretto con un tecnico addetto alla manutenzione tramite la telecamera piazzata all’interno dell’abitacolo, i cinque col passare del tempo cominciano a perdere la calma e la pazienza, ma quello che sembrerebbe un guasto da nulla si rivela invece qualcosa di più grave.

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Tutti i personaggi rimasti intrappolati hanno qualcosa da nascondere nel loro passato e il loro destino sembra essere segnato: all’interno dell’ascensore ogni tanto sparisce la luce per pochi secondi e, quando l’elettricità ritorna, c’è sempre uno del gruppo che ha perso la vita. Rimane da capire chi sarà l’ultimo a sopravvivere e, stretti in una morsa dalla quale è impossibile fuggire, gli sventurati protagonisti di quella situazione cominciano a sospettare l’uno dell’altro cercando di capire chi è che non la racconta giusta. Chi è l’assassino intenzionato a far fuori uno alla volta tutti gli altri? La verità, come suggerisce il titolo, puzza di zolfo…

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La regia è di John Erick Dowdle (Quarantena, 2008, remake dello spagnolo Rec uscito l’anno prima), ma Devil è prodotto da M. Night Shyamalan e ne conserva lo stile, tanto da sembrare a tutti gli effetti un film da lui diretto. Potrebbe sembrare una rilettura di Dieci Piccoli Indiani di Agatha Christie, sia per i morti che fioccano con l’assenza della luce elettrica, sia per la situazione che costringe i personaggi a darsi la colpa a vicenda e, in effetti, la struttura fa pensare a una situazione non certo nuova nel mondo del cinema e della letteratura; il libro della scrittrice inglese poi è uno dei più abusati, quindi davvero nulla di nuovo, ma qua l’intenzione che sta alla base del progetto è quella di aggiungere una causa “soprannaturale” insieme a una specie di insegnamento di fondo, e qua cominciano le dolenti note.

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Come horror funziona, il ritmo c’è e la storia regge fino in fondo (anche se, è bene precisarlo, Devil non farebbe paura nemmeno a un bambino), ma il messaggio “cristiano” che emerge quando la storia si avvia verso la sua conclusione appare oltremodo pretestuoso. La lezione è quella che i ragazzini imparano all’oratorio, cioè che il perdono, l’umiltà e l’altruismo delineano il modo per salvarsi dalle fiamme dell’Inferno, le uniche armi in grado di proteggerci dalle grinfie del Maligno che sceglie le sue vittime in base ai peccati commessi: più uno trova la forza di perdonare il prossimo e di “confessarsi” e più ha probabilità di scacciare le forze del male insomma, o almeno questo è quello che vorrebbe suggerire questo film dalle fortissime connotazioni cattoliche. E’ un peccato però, perché la storia è incalzante ma la spiegazione fittizia con monito finale rovina quello che di buono c’era. In ogni caso, il film di John Erick Dowdle è riuscito ad assicurarsi un bel numero di fans e come visione a tempo perso può andar bene, anche perché la durata è esigua (80 minuti) e non c’è il rischio di rimanere ingarbugliati in inutili lungaggini. Sufficiente, diciamo.

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