TITOLO ORIGINALE: In The Mouth Of Madness
USA, 1994
REGIA: John Carpenter
CAST: Sam Neill, Jurgen Prochnow, Julie Carmen, David Warner, John Glover, Bernie Casey, Peter Jason, Charlton Heston
Il detective Trent (Sam Neil) si mette sulle tracce di un famoso scrittore di romanzi horror, scomparso misteriosamente proprio nel momento in cui la folla stava letteralmente impazzendo per il suo nuovo libro: assalti violenti nelle librerie e azioni criminali da parte dei comuni cittadini fans dello scrittore gettano le autorità nel panico. Convinto che si tratti soltanto di una trovata pubblicitaria per promuovere il romanzo, il detective decide di recarsi in una sperduta cittadina, dove secondo i suoi calcoli dovrebbe trovarsi lo scrittore. Da quel momento per il detective l’incubo ha inizio: un po’ per volta si rende conto di essere lui il protagonista del romanzo e viene circondato da un manipolo di personaggi fuoriusciti dalle pagine del libro. Qual è il confine fra follia e realtà?
Le atmosfere tese e le analisi sul cattivo funzionamento delle persone nella società sono le vere protagoniste di IL SEME DELLA FOLLIA, di John Carpenter, poiché da una parte viene evidenziata la possibilità di condizionare le masse (a scopo di marketing) e dall’altra, si assiste a una storia di follia e orrori particolarmente adorata dai fans del regista. Il film funziona bene ma non tutto è riuscito al massimo: c’è un compiacimento troppo sentito per quello che si vuol rappresentare e Carpenter finisce col fare una autocelebrazione di se stesso e del suo modo di fare cinema; stavolta cerca di scavalcarsi raccontando ciò che vediamo in maniera troppo marcata, rendendo evidenti le forzature presenti all’interno della narrazione e mostrandosi troppo audace per un film che alla fine è sì una divertente pellicola d’intrattenimento, ma nulla di più.
Sia chiaro: John Carpenter sa il fatto suo e IL SEME DELLA FOLLIA si pone comunque a un livello cinematografico alto, ma è uno di quei casi in cui verrebbe da dire: “tanto rumore per nulla”. Divertente e curioso ma decisamente sopravvalutato, forse in troppi hanno voluto vederci un immortale capolavoro.
Consapevole di rischiare la lapidazione…
