NON APRITE QUELLA PORTA 2

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TITOLO ORIGINALE: The Texas Chainsaw Massacre 2

USA, 1986

REGIA: Tobe Hooper

CAST: Dennis Hopper, Caroline Williams, Jim Siedow, Bill Moseley, Bill Johnson, Ken Evert

Nulla a che vedere col primo capitolo, realizzato 13 anni prima dallo stesso Tobe Hooper. Siamo nel pieno degli anni ’80 e la solita famiglia di pazzi macellai semina ancora il panico nel Texas: si ipotizza che gli squilibrati non se ne siano mai andati ma anzi, c’è chi crede che siano proprio loro i responsabili delle tante persone scomparse che, nel corso degli anni, non sono mai state ritrovate. Il più convinto di questa ipotesi sembrerebbe essere un poliziotto (Dennis Hopper) che, arrabbiato con la sadica combriccola per motivi personali, si mette sulle loro tracce per porre una volta per tutte la parola “fine” a quella macabra storia. Fondamentale si rivela l’aiuto di una giovane disk-jockey, che però finisce nel tugurio abitato dai pazzi, rischiando seriamente la vita. Tra frattaglie, fiumi di sangue e arti amputate è in arrivo una lotta mortale a colpi di motosega…

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NON APRITE QUELLA PORTA 2 ha ben poco a che vedere col suo predecessore: ci sono i soliti squilibrati e c’è la motosega, ma a parte questo le atmosfere che avevano reso celebre il primo capitolo qua non ci sono e stavolta si cambia decisamente registro. In pratica, Hooper decide di mostrare tutto quello che negli anni ’70 era stato accuratamente evitato: così, se nel primo Non Aprite Quella Porta non scorreva una sola goccia di sangue, stavolta gli orrori vengono mostrati con dovizia di particolari, senza andare troppo per il sottile. D’altra parte, era un periodo piuttosto florido per lo splatter e sarebbe stato sciocco e poco produttivo realizzare nel 1986 il sequel di un film in cui si parla di macellai sanguinari senza mostrare nulla di esplicito. Putroppo però, come ben sappiamo, l’Inferno è lastricato di buone intenzione e NON APRITE QUELLA PORTA 2 non funziona come dovrebbe (o come vorrebbe).

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Tanto per cominciare, Dennis Hopper non fa una bella figura: la scelta di arruolarlo come protagonista poteva essere un’idea vincente, ma vederlo correre e urlare armato di motosega come un invasato che dà la caccia ai matti mette non poca tristezza, considerando che l’anno prima l’avevamo apprezzato nel capolavoro di David Lynch Velluto Blu.

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Figura migliore poi non la fanno i macellai sanguinari, che in questo secondo capitolo sono diventati poco più che macchiette dalla battuta (pessima) facile: dopo un po’ la loro presenza diventa fastidiosa e il raccapriccio che dovrebbero suscitare lascia il posto a una sana antipatia. Pure la sceneggiatura presenta gravi incongruenze di fondo: non si capisce per quale motivo una ragazza rimasta viva per miracolo e finita in un un bagno di sangue decida come se nulla fosse di inseguire i suoi aguzzini fino a casa loro, finendo così nuovamente (e ovviamente) prigioniera.

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Comunque, NON APRITE QUELLA PORTA 2 se preso con la dovuta leggerezza a tratti riesce a risultare divertente, a patto di lasciare da parte le critiche sociali che avevano fatto la fortuna del primo episodio. E’ un film di puro intrattenimento sanguinario, un’ora e mezzo di divertimento baraccone che per fortuna, riesce almeno a avere un ritmo adeguato. Se amate gli spettacoli con tanto sangue e poco cervello, forse potreste trovarlo divertente, ma Dennis Hopper davvero non si può vedere, chissà se si è mai pentito di aver accettato questo ruolo…