BLOODY PSYCHO

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TITOLO ALTERNATIVO: Nel Nido Del Serpente

ITALIA, 1989

REGIA: Leandro Lucchetti

CAST: Peter Hinz, Louise Kamsteeg, Brigitte Christensen, Sacha Darwin, Nubia Martini, Anna Cerreto, Marco Di Stefano, Vassilli Karis, Paul Muller

Un pranoterapeuta (Peter Hinz), arrivato nei pressi di un maniero per sottoporre la ricca proprietaria a delle cure, ha una specie di visione sanguinaria: una mano che accoltella una donna. All’interno del castello, l’uomo si trova coinvolto in una strana atmosfera fatta di omertà, paura e ansia. Intanto, varie persone muoiono in modo violento, uccise da una specie di scheletro putrescente che viaggia su una sedia a rotelle. A rischio della propria vita, il dottore  comincia a indagare per scoprire la verità.

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Davvero brutto questo film della serie “Lucio Fulci Presenta“. La scarsità dei mezzi si vede troppo e influisce non poco su una storia troppo ambiziosa. In BLOODY PSYCHO quasi tutto è sbagliato: inquadrature a caso (con insistiti primi piani sui piedi del protagonista), recitazione pacchiana e risibile, situazioni che vorrebbero essere intriganti ma che risultano grottesche (una paralitica si fa visitare dal pranoterapeuta e cerca di sedurlo facendosi trovare pronta sul letto, vestita con biancheria intima sexy!).

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C’è qualche scena splatter che, ogni tanto, fa risalire (di poco) l’interesse per questa vicenda che scorre con fatica: un uomo viene sgozzato dalla ruota di una sedia a rotelle, a una donna viene strappata la lingua da una mano mostruosa in un lavatoio. Poca roba, ma almeno un po’ di splatter è assicurato…

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La scelta peggiore in assoluto è stata quella di inframezzare la vicenda con scene di sesso fuori luogo: assistiamo a un coito non troppo eccitante con spargimento di yogurt che rende la storia ancora più ridicola, scena che va in coppia (in quanto a ilarità) con il protagonista che fa yoga davanti allo specchio.

Preso atto di questo, è impossibile prendere sul serio una storia costruita male e raccontata peggio, dove l’unica cosa degna di nota è qualche suggestione data dai meandri e dalle stanze del castello (intendiamoci, l’impatto gotico è ai minimi termini).

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Nel cast, da segnalare Sacha Darwin, presenza di fiducia nelle pellicole di questa disgraziata serie, Paul Muller, il famoso megadirettore di Fantozzi e Vassilli Karis.