Nightbreed
USA, 1990
REGIA: Clive Barker
CAST: Craig Sheffer, Anne Bobby, David Cronenberg, Charles Haid, Hugh Quarshie, Hugh Ross, Catherine Chevalier
Un viaggio in una Terra popolata da mostri, dove la parola”brutto” non necessariamente significa “cattivo”.
Un ragazzo con problemi psicologici viene manovrato da un folle psicanalista (David Cronenberg) che commette orrendi delitti e fa ricadere la colpa su di lui, convincendolo di essere il responsabile. Il giovane è tormentato da incubi che descrivono una zona chiamata Midian, popolata da mostri che vivono fra di loro formando una comunità.
Quando il ragazzo scopre che quel posto (situato in un cimitero) esiste davvero decide di andarci, ma viene morso da uno degli esseri che lo abitano. Decisa a fare chiarezza, la sua ragazzaviene a conoscenza di Midian, ma tutti dovranno fare i conti col folle dottore, la cui pazzia sembra non avere fine…
Un modesto prodotto dal creatore di Hellraiser. Gli effetti speciali sono grandiosi, con creature strane, disgustose e bizzare, ma in CABAL c’è molta apparenza e poca sostanza: se è vero che la storia scorre in maniera fluida, non possiamo fare a meno di notare che a parte la parata di mostri, del resto del film rimane poco o nulla. Gli attori non sempre funzionano, anche se Cronenberg è perfetto nella parte del folle psichiatra e il protagonista riesce a essere convincente nel descrivere il suo cammino all’interno della strana comunità, ma troppi sono gli elementi inutili e spesso la storia diventa prolissa e tirata per i capelli.
Dopo aver visto CABAL si ha l’impressione di aver assistito a un bello spettacolo con poco contenuto: il film di Barker è come un bel quadro, un esercizio di make up portato avanti in maniera egregia ma che non riesce a colpire e a entusiasmare mai. Perfino i toni grotteschi finiscono spesso per risultare inutili e poco incisivi.
Barker sembrava una bella promessa ma i fasti di Hellraiser sono durati poco, CABAL è visivamente interessante ma narrativamente piatto, potete dargli un’occhiata solo se vi accontentate di un film in cui è l’apparenza (e mai la sostanza) a dettare le regole. Se cercato altro, probabilmente rimarrete delusi.