TITOLO ORIGINALE: 4D Man
USA, 1959
REGIA: Irvin S. Yeahworth
CAST: Robert Lansing, Lee Meriwether, James Congdon, Robert Strauss, Edgar Stehli, Patty Duke, Guy Raymond
Uno scienziato sta cercando di realizzare una lega metallica più resistente dell’acciaio, contemporaneamente suo fratello sta conducendo alcuni esperimenti per scomporre la materia attraverso uno strano macchinario, che permette agli oggetti di sovrapporsi e, durante un’esplosione, l’uomo assorbe le onde emanate dal congegno e entra così nella “quarta dimensione”: dal quel momento per lui non ci sono più ostacoli, perché riesce a far passare il suo corpo attraverso muri e barriere! Dopo poco tempo, il luminare si accorge che il suo potere presenta un terribile rovescio della medaglia: le sue cellule invecchiano in maniera rapidissima e, per poter sopravvivere, si trova costretto a risucchiare l’energia vitale di altri individui, così la città in breve tempo si riempie di cadaveri dalla pelle invecchiata…
Dallo stesso regista di Blob Fluido Mortale, un piccolo film che rispecchia la paura dell’atomica che in quegli anni serpeggiava fra la popolazione; le scoperte scientifiche venivano spesso e volentieri viste come veicolo di disgrazie e mostruosità e DELITTO IN QUARTA DIMENSIONE ne è un esempio.
Lo svolgimento è lineare, senza particolari momenti di tensione e con effetti speciali molto artigianali. Appoggiandosi a una base parascientifica, il film offre una variazione sul tema del vampirismo: invece del sangue, viene risucchiata stavolta l’energia vitale, ma il risultato cambia di poco.
Pare che inizialmente dovesse essere Steve Mc Queen a interpretare questa pellicola di Irvin S. Yeahworth, così da provare a bissare il successo di Blob; l’attore però, anche se molto bravo, si rivelava ingestibile sul set e venne liquidato (con qualche rimpianto, visto che con la sua presenza il film probabilmente avrebbe incassato di più).
Senza infamia né lode, 4D Man è un tipico prodotto di fantascienza anni ’50, con delle buone idee, diverse lungaggini e qualche ingenuità.