TITOLO ORIGINALE: Grandmother’s House
USA, 1988
REGIA: Peter Rader
CAST: Eric Foster, Kim Valentine, Len Lesser, Ida Lee, Brinke Stevens, Michael Robinson, Craig Yerman
A causa della repentina morte di entrambi i genitori, due bambini vanno a vivere nella grande villa in campagna dei nonni. I vecchietti, all’apparenza tranquilli, fanno strane scorribande che attirano l’attenzione e il sospetto dei ragazzi: di nascosto trafugano cadaveri e li nascondono in cantina, ma non è tutto, perché improvvisamente arriva una pazza sanguinaria che, dopo aver ammazzato lo sceriffo locale, tenta di rapire i due bambini. Tutti questi avvenimenti sono però solo la punta dell’iceberg di un segreto terribile che i ragazzini scopriranno presto…
Passabile pellicola prodotta da Nico Mastorakis (Destination). Tutta la prima parte di QUELLA STRANA CASA è molto interessante e, senza l’uso del sangue, si avverte una tensione molto alta e vengono messi in evidenza i movimenti dei nonni all’interno di una casa grandissima piena di cunicoli, passaggi segreti e punti cardine, in cui è possibile ascoltare le conversazioni che avvengono nelle altre stanze.
Dopo un po’ però, la paura cala precipitosamente e Grandmother’s House diventa improbabile; la risoluzione finale poi, può funzionare al massimo per un pubblico non troppo abituato alle regole dell’horror e del thriller, per tutti gli altri suona invece un po’ scontata e prevedibile, oltretutto per certi versi anticipa pure il più famoso e recente The Visit di M. Night Shyamalan (2015). Lo stile è troppo televisivo, anche se dobbiamo riconoscere a Peter Rader il merito di aver creato un prodotto con diverse sequenze azzeccate. Il nonno riesce a essere realmente inquietante…
Senza infamia né lode quindi, ma sicuramente sopra la sufficienza, considerando che in giro c’è ben di peggio. Non aspettatevi un grande spettacolo, ma potete dargli un’occhiata.