TITOLO ALTERNATIVO: Midnight Horror
ITALIA, 1985
REGIA: Lamberto Bava
CAST: Paolo Malco, Valeria D’Obici, Lara Wendel, Loredana Romito, Leonardo Treviglio, Lea Martino, Massimiliano Baratta
Nicola (Leonardo Treviglio) è un inquieto agente di polizia e, una sera dopo aver scoperto che la moglie lo tradisce, ha con lei una violenta colluttazione, ma poco dopo la donna viene brutalmente uccisa con un punteruolo da una mano misteriosa. Il commissario Terzi (Paolo Malco) è convinto senza ombra di dubbio che l’assassino sia proprio Nicola che, furente per il tradimento subito, avrebbe dato sfogo alla sua rabbia perdendo completamente la testa.
Questa ipotesi non convince Anna (Valeria D’Obici), una criminologa che collabora con la polizia e che contemporaneamente si occupa della tesi di laurea della figlia di Terzi, Carol (Lara Wendel), basata sui crimini di un serial killer del passato denominato Tribo. Quando un’altra ragazza muore assassinata all’interno di un museo, lo scetticismo di Terzi sembra diminuire, ma una notte Carol viene minacciata di morte, perché al suo indirizzo di casa arriva un pacchetto con dentro un punteruolo…
MORIRAI A MEZZANOTTE è un modesto film di Lamberto Bava che, inizialmente pensato per i circuiti televisivi, una volta terminato venne distribuito nelle sale cinematografiche ottenendo incassi scarsi.
La storia in molti punti arranca e è impossibile non accorgersi delle incongruenze che rendono la vicenda spesso inverosimile. Qualcuno direbbe che si tratta di un “giallo sbiadito”, c’è da dire che comunque ci sono alcune sequenze interessanti e ben costruite e qualche momento di tensione funziona. Insomma, poca roba ma il film di Bava Jr. si lascia seguire e non annoia mai. Poco sangue e molte urla nella sceneggiatura di Dardano Sacchetti; con più gore e più morbosità il risultato sarebbe stato ben diverso.
Le musiche sono di Claudio Simonetti, che costruisce uno score elettronico tipico dei film di quell’epoca, inoltre va segnalata la presenza di Lara Wendel, la bambina nuda del film scandalo Maladolescenza, cresciuta a pane e horror e chiamata in seguito da tantissimi esperti del cinema della paura (memorabile la sua parte in Tenebre di Dario Argento di tre anni prima).
Conosciuto all’estero col titolo “MIDNIGHT HORROR“.
