CASA D’APPUNTAMENTO

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TITOLO ALTERNATIVO: French Sex Murders

ITALIA/ GERMANIA, 1972

REGIA: Ferdinando Merighi

CAST: Anita Ekberg, Rosalba Neri, Evelyne Kraft, Howard Vernon, Barbara Bouchet, Pietro Martellanza, Eva Astor, Alessandro Perrella

Prodotto da Dick Randall, CASA D’APPUNTAMENTO è un giallo trucido e delirante al punto giusto. All’interno di un bordello, una ragazza muore e il presunto colpevole del delitto (un cliente non troppo gradito) viene subito acciuffato. L’uomo si dichiara innocente e grida vendetta: pagheranno tutti i responsabili del suo arresto e infatti, una volta evaso dal carcere, cominciano a fioccare i cadaveri, ma c’è un piccolo particolare, perché l’inquieto “giustiziere” muore dopo poco in un incidente. Chi è il vero responsabile dei delitti? Qualcuno pensa a un fantasma, ma piano piano viene fuori una verità inaspettata…

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Non fatevi ingannare dal titolo: CASA D’APPUNTAMENTO non è un film erotico, anche se qualche scena sexy non manca; poca roba, sia chiaro, gli amplessi mostrati oltre a essere casti sono anche impacciati e non troppo eccitanti. Il cast comprende bellezze del calibro di Rosalba Neri, Anita Ekberg e Barbara Bouchet ma, queste starlettes fanno parte del corredo sconclusionato della pellicola e non vengono sfruttate a dovere: la Bouchet viene presa ripetutamente a schiaffi in una scena involontariamente comica, la Neri si esibisce in un terribile numero di cabaret all’interno di un night e la felliniana Ekberg, seppur fascinosa come sempre, appare caricaturiale.

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Anche il cast maschile non è male: Howard Vernon veste i panni di un dottore, in più ci sono Pietro Martellanza, Robert Sacchi (il sosia di Humphrey Bogart) e Gordon Mitchell. CASA D’APPUNTAMENTO si avvale degli effetti splatter di un giovane Carlo Rambaldi e non mancano teste mozzate, sangue e un occhio tagliato con il bisturi; trucchi abbastanza caserecci ma mai fuori luogo, in fondo è l’intera struttura del film a risultare simpaticamente fumettistica.

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Va detto che lo spettacolo non risulta noioso come tanti altri thriller dell’epoca e la storia, per quanto improbabile, si lascia seguire. Da segnalare i dialoghi che vanno dal pecoreccio all’improbabile, vale la pena riportarne almeno uno: “un caso come il tuo dovrebbe rientrare nella psicopatia sessuale. Tu non sei soltanto un psicopatico sessuale, sei congenitamente un maledetto lurido porco!” 

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CASA D’APPUNTAMENTO non è un bel film, ha uno svolgimento dozzinale e una regia abbastanza elementare (di Ferdinando Merighi), ma è cinema bis alla stato puro, sia per le situazioni presentate, sia per i nomi coinvolti nel progetto. I completisti delle stramberie all’italiana farebbero meglio a dargli un’occhiata.

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