PROVOCAZIONE

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ITALIA, 1988

REGIA: Piero Vivarelli

CAST: Marino Masé, Moana Pozzi, Petra Scharbach, Hula

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L’idea di partenza era quella di realizzare un “erotico d’autore” sfruttando la presenza di Moana Pozzi; in altre parole, Piero Vivarelli costruisce intorno all’attrice una storiella un po’ più articolata dei porno di quel periodo rinunciando alle performance hard della superdiva che, in quegli anni, faceva il record d’incassi nei cinema a luci rosse di tutta Italia. Gli amanti del cinema di genere sanno bene che Vivarelli non è certo l’ultimo arrivato, nella sua lunga e complessa carriera ha lavorato con nomi che hanno fatto la nostra storia (Totò, Adriano Celentano, Mina, ma la lista sarebbe lunghissima) e ha diretto pellicole di vario genere, spaziando dai musicarelli negli anni ’60 agli erotici dei ’70, ma il regista di Provocazione è anche un famoso paroliere (è suo il testo di 24.000 Baci del Molleggiato) e spesso, ha recitato anche nei film che dirigeva o in pellicole di altri autori (State Buoni Se Potete di Luigi Magni).

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Alla fine degli anni ’80 il cinema italiano stava attraversando una profonda crisi dovuta al mercato che stava cambiando, così capitava che attori e registi accettassero di lavorare a progetti non troppo interessanti solo per poter portare a casa la pagnotta; questo film è uno dei tanti esempi che può rappresentare la decadenza artistica e intellettuale di quel periodo. La storia è quella di Vanessa (Moana Pozzi) una bellissima donna che decide di assumere un professore (Marino Masé) per preparare le sue due figliastre (Petra Scharbach e Hula) agli esami di maturità. Il caso (?) vuole che l’uomo sia anche un ex amante della focosa matrigna e la sua permanenza in casa accende gli ormoni delle due ragazzine che cercano di provocarlo in tutti i modi, dimostrando odio e rancore nei confronti di Vanessa. Non ci sarebbe nemmeno bisogno di dirlo ma tutto diventa funzionale a mostrare i corpi delle attrici e il professore, dopo aver goduto delle grazie della padrona di casa cede alle avances delle due figliastre, che oltre ad avere un grande appetito sessuale rivelano anche un lato oscuro della loro personalità dimostrando di essere due piccole psicopatiche…

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C’è una vaga, debole intenzione di costruire una storia con qualche elemento thriller, ma la sceneggiatura è ridotta all’osso e se proprio si vuol trovare un motivo per sorbirsi questo noioso filmetto vanno lasciate da parte pretese di qualsiasi tipo: Provocazione può essere ricordato per i corpi delle attrici, belle da mozzare il fiato e pescate dalla casa di produzione (specializzata in film hard) Diva Futura: Petra Scharbach e Hula (all’anagrafe Ursula Davis) sono due sexy stelline che, lanciate dal talent scout Riccardo Schicchi raggiunsero una certa notorietà ma senza aver mai realizzato scene esplicitamente pornografiche. La loro fama era al pari di colleghe che interpretavano ruoli ben più spinti, ma le due ragazze ebbero il merito di riuscire a guadagnarsi una notorietà altissima senza mai andare troppo oltre; in pratica, come qualcuno ha detto, erano “attrici hard” che non facevano… Hard.

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Su Marino Masé c’è da stendere il classico “velo pietoso”, soprattutto se diamo un’occhiata al suo curriculum (ha lavorato con grossi calibri come con Luchino Visconti, Pasquale Squitieri, Jean-Luc Godard, Giuseppe Tornatore, Peter Greenaway, Francis Ford Coppola), ma probabilmente ha accettato questo ruolo per motivi puramente alimentari, come si suol dire. Poco da dire anche su quella che dovrebbe essere la star del film, cioè la bellissima e sfortunata Moana Pozzi, regina del porno abituata a produzioni hard scalcinatissime (vedere Fantastica Moana, uscito l’anno prima, per credere) ma dagli incassi stellari, messe in piedi giusto per sfruttare il suo corpo, inserita qua in un contesto vagamente più curato ma che, in ogni caso, non serve a nascondere la sua difficoltà a recitare ruoli un po’ (ma poco poco) più strutturati.

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