TITOLO ORIGINALE: Laserblast
USA: 1978
CAST: Kim Milford, Cheryl Smith, Gianni Russo, Ron Masak, Dennis Burkley, Mike Bobenko, Roddy McDowall
Un’astronave aliena sbarca nelle campagne di un paesino per distruggere un umanoide che, dotato di un fucile laser, sparge morte e distruzione. Una volta terminato il loro compito, gli alieni se ne tornano via ma dimenticano il fucile, che viene trovato da un ragazzo per caso e, da quel momento, nel giovane avvengono diversi cambiamenti, sia fisici che caratteriali. Ogni tanto diventa verde e animato da una inaudita furia distruttrice, comincia a sparare a destra e a manca creando incidenti e esplosioni…
Una poverissima produzione di Charles Band, con effetti speciali (mediocri) in stop motion e una sceneggiatura ridotta all’osso. Gli attori non recitano nemmeno, ogni tanto si guardano in faccia come se si stessero domandando quello che stanno facendo. Il protagonista, va detto, è tremendo: mostra la faccia verde e il ghigno malvagio e dall’inizio alla fine gira con la camicia sbottonata per mostrare il fisico palestrato, ma la sua inespressività è pari alla sua poca capacità di muoversi e recitare.
Bisogna essere dei veri appassionati di fantascienza per apprezzare Laserblast, anche se gli amanti del trash qualcosa di divertente potrebbero trovarcelo, ma la tensione è al minimo, la storia è costellata di luoghi comuni i dialoghi sono praticamente inutili e la caratterizzazione dei personaggi senza spessore fanno di L’UOMO LASER un film indifendibile, realizzato e girato in pochissimo tempo e con un budget irrisorio.
