TITOLO ALTERNATIVO: Gates Of Hell
ITALIA, 1989
REGIA: Umberto Lenzi
CAST: Barbara Cupisti, Pietro Genuardi, Giacomo Rossi Stuart, Paul Muller, Lorenzo Majnoni, Andrea Damiano, Gaetano Russo
Un uomo sta cercando di battere il record di permanenza nel sottosuolo e i suoi movimenti vengono osservati dall’esterno, attraverso una telecamera a circuito chiuso, da un gruppo di speleologi. A un certo punto però l’uomo invoca aiuto, dopodiché il collegamento con la superficie salta e la telecamera smette di funzionare.
Tutti si apprestano a scendere nelle viscere della Terra per cercare di salvare il malcapitato e, agli speleologi si uniscono due universitari intenzionati a dare una mano sfruttando così l’occasione per i loro studi. Ben presto tutti si rendono conto di essere in trappola e di non poter più risalire in superficie: uno alla volta, i membri del gruppo vengono uccisi. Attraverso iscrizioni trovate nei cunicoli, viene svelato l’arcano: sette monaci vennero sepolti vivi nelle grotte con l’accusa di blasfemia e gli incauti visitatori sono finiti proprio sotto la chiesa che ospita i loro corpi…
LE PORTE DELL’INFERNO è una modesta pellicola di Umberto Lenzi, tassello della serie Lucio Fulci Presenta. La storia poteva essere molto più interessante e suggestiva, se solo Lenzi avesse avuto più mezzi (e più soldi) per poterla realizzare; purtroppo però la tensione è sempre a livelli bassi e il senso di claustrofobia (la storia si svolge all’interno delle caverne) è sfruttato male.
A peggiorare la situazione c’è pure qualche momento trash: il primo è quando salta fuori che una ragazza è stata uccisa perché considerata eretica in quanto Testimone Di Geova e, nel suo zaino, vengono trovati i giornalini che tutti noi abbiamo avuto fra le mani almeno una volta nella vita (La Torre Di Guardia e Svegliatevi). La seconda scena involontariamente comica arriva quando il gruppo viene soccorso da finti minatori (in realtà i monaci sanguinari, fra di essi c’è Paul Muller, il megadirettore galattico di Fantozzi) che invece delle scarpe anti infortunistiche indossano sandali.
Completano il quadro due sequenze splatter (un cranio divelto e una fuoriuscita di un occhio dall’orbita), qualche teschio ricoperto di vermi, ragni assassini e petardi che scoppiano. Ultimo film di Giacomo Rossi Stuart.
