RAGE/ FURIA PRIMITIVA

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TITOLO ALTERNATIVO: Primal Rage

ITALIA/ USA 1988

REGIA: Vittorio Rambaldi

CAST: Sarah Buxton, Patrick Lowe, Cheryl Arutt, Mitch Watson, Bo Svenson, Luis Valderrama, Turk Harley

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Nei dintorni di un college di Miami, un dottore sta conducendo esperimenti genetici sulle scimmie per ricavarne un qualche siero non meglio identificato. Un giornalista-ecologista viene morso da uno di questi primati e si prende la rabbia e, manco a dirlo, contagia altre persone. Durante una festa in maschera organizzata all’interno del laboratorio (!) sarà molto difficile individuare le persone malate e isolarle…

RAGE/ FURIA PRIMITIVA è un tremendo film diretto dal figlio di Carlo Rambaldi e va da sé che gli effetti siano di papà. La recitazione è dilettantesca, i dialoghi puerili e spesso irritanti, in più nonostante la vicenda ruoti intorno a ragazze con forme generose (vestite col look tipico degli ’80, cioè calzamaglie e creste colorate) non si vede nemmeno una scena di nudo.

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C’è una sequenza in RAGE che poteva essere notevole, e cioè un tentativo di stupro ai danni di una ragazza, invece tutto si risolve con un gruppo di ragazzi in mutande che si agitano intorno alla vittima (vestita) sul letto. Zero sesso quindi, ma quello che è peggio è la totale assenza di sangue, fatta eccezione per un po’ di trucco messo in faccia alle vittime per evidenziare il contagio. Gli effetti di Carlo Rambaldi non sarebero nemmeno malaccio, ma non bastano da soli a far funzionare una pellicola fondamentalmente inutile. Da un film del genere il pubblico si aspetta squartamenti e mutilazioni, invece tutto si risolve senza neppure un graffio in evidenza.

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Le musiche di Claudio Simonetti sono di ordinaria amministrazione e il pezzo pop rock che si sente più volte risulta addirittura fastidioso.  Comunque, l’errore più grande stato è quello di infarcire la vicenda con troppi dialoghi inutili e l’insistenza per troppe situazioni scontate e poco coinvolgenti. La protagonista (Sarah Buxton) è goffa e approssimata, così come  tutti gli altri personaggi e le locations americane potevano essere sfruttate per realizzare qualcosa di ben diverso.

Insomma, RAGE è davvero un disastro ed è un peccato, anche perché la sceneggiatura è del buon Umberto Lenzi.

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