ITALIA, 1988
REGIA: Dario Piana
CAST: Francois-Eric Gendron, Florence Guérin, Gioia Maria Scola, Randi Ingermann, Giovanni Tamberi
Alex è il proprietario di un’agenzia di moda e una notte, durante un festino, una modella (Gioia Maria Scola) viene violentata. Fuggita con la macchina in stato di shock, la ragazza viene ritrovata carbonizzata.
Poco dopo, da Alex arriva dall’America una nuova modella, una certa Melanie (Florence Guérin) ) che, in sostituzione della ragazza morta, prende parte alla nuova coreografia in allestimento. Le ragazze coinvolte nell’orgia iniziale vengono però massacrate tutte: una finisce dentro a una Vergine Di Norimberga usata per un balletto e altre due perdono la vita sotto i colpi mortali di un’arma da taglio. L’unica sopravvissuta crede di aver scoperto il colpevole, ma la verità è ben diversa…
Passati tre anni dal successo del film di Carlo Vanzina, il produttore Achille Manzotti mette in cantiere questo pseudo-sequel che nulla ha a che vedere col primo capitolo, ma al botteghino è flop. Sotto Il Vestito Niente funzionava, del resto poteva contare sulla buona sceneggiatura di Franco Ferrini, Dario Piana al contrario racconta una storia che di interessante ha davvero poco: si tratta soltanto di una lunghissima coreografia, che annoia e stanca quasi subito.
Lo svolgimento è piatto, gli interpreti sono di maniera e l’unica cosa da ricordare è la presenza di numerose bellezze femminili (ma mai troppo nude) sulle quali spicca senza dubbio la bellissima Florence Guérin. C’è poi Randi Ingermann che è pure abbastanza brava, ma ci sarebbe stato bisogno di più sangue, sesso, ritmo e tensione, tutti elementi che invece sono dosati col contagocce. Trascurabile e poco coinvolgente, è un peccato perché con più coraggio poteva venir fuori qualcosa di interessante.