ITALIA, 1997
REGIA: Sergio Stivaletti
CAST: Romina Mondello, Robert Hossein, Riccardo Serventi Longhi, Umberto Balli, Gabriella Giorgelli, Gianni Franco
Siamo ai primi del Novecento. Una bambina di nome Sonia assiste al massacro dei genitori e, senza riuscire a vedere in faccia il responsabile, si accorge che l’assassino è dotato di un braccio metallico. Passati diversi anni, Sonia (Romina Mondello) è diventata un’affermata costumista in cerca di lavoro, che trova un impiego in un museo delle cere gestito da un misterioso personaggio ossessionato dalla perfezione (è lui stesso a realizzare le opere esposte).
Poco tempo dopo alcune persone scompaiono misteriosamente e quando la Polizia comincia a interessarsi del caso la verità viene a galla: le statue del museo sono veri cadaveri e Sonia sta per avere una brutta sorpresa…
Non male questa versione di un classico dramma di Gaston Leroux. Quando uscì venne stroncato senza pietà e ancor oggi non gode della fama meritata, ma in realtà non è così brutto come lo si dipinge, perché la storia è ben sviluppata e Romina Mondello (su cui nessuno avrebbe scommesso una lira) è piuttosto brava.
Col senno di poi, verrebbe da dire che se lo avesse diretto Fulci (è sua la sceneggiatura e se non fosse morto si sarebbe occupato anche della regia), probabilmente l’atmosfera sarebbe stata diversa, ma in ogni caso Stivaletti non se la cava affatto male, perché riesce a non scadere mai nel banale, a dirigere una storia avvincente e a piazzare bene diversi colpi di scena, rimanendo fedele il più possibile allo script iniziale. Le belle scenografie, la cura nella ricostruzione del periodo in cui si svolge la storia e gli effetti speciali, fanno di M.D.C. MASCHERA DI CERA un prodotto da tenere in considerazione, migliore di tanti horror usciti in quel periodo.
Merita sicuramente una visione quindi, il film di Stivaletti si merita qualche stella in più di quelle assegnate negli anni ’90.
