MAGIC

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USA, 1978

REGIA: Richard Attenborough

CAST: Anthony Hopkins, Ann Margret, Burgess Meredith, Ed Lauter, E.J. André, Jerry Houser, David Ogden Stiers, Lillian Randolph

Corky (Anthony Hopkins) è un prestigiatore che, senza successo si esibisce in vari locali. La sua carriera comincia a riprendere quota quando inizia a far spettacoli da ventriloquo insieme al suo pupazzo chiamato “Forca”, in realtà Corky ha gravi disturbi mentali che lo collocano al limite della schizofrenia e le cose per lui si complicano quando, deciso a ritirarsi in un vecchio casolare di campagna per riflettere sulla sua vita, incontra una ragazza della quale era innamorato in gioventù.

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I guai arrivano in fretta perché se da una parte il vecchio amore fra i due sembra riaccendersi, Corky prende a dar di matto ossessionato dal pupazzo, figura catalizzatrice della sua schizofrenia: il fantoccio gli impartisce ordini severi e lui, diventato completamente succube (ma in realtà schiavo di sé stesso) arriva addirittura al delitto.

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Buon thriller psicologico, MAGIC è più che altro una storia di follia. Il pupazzo è la rappresentazione dell’alter ego malato del protagonista, che vittima della sua malattia mentale precipita in un abisso di angoscia dal quale non riesce a risalire. Bella sceneggiatura, discreti interpreti (ci sono anche Ann MargretBurgess Meredith) e tensione sempre presente ne fanno un film da vedere; i monologhi del pupazzo sono irresistibili: battute a sfondo sessuale si mescolano a ironia e a cinismo nerissimo. La struttura complessiva è di alto livello e i brividi sono assicurati.

Applausi quindi, considerando che senza spendere troppi soldi (l’impianto è abbastanza modesto) Richard  Attenborough è riuscito a spremere al meglio tutti gli elementi a sua disposizione. Recuperatelo.

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