TITOLO ORIGINALE: La Noche De Los Mil Gatos
MESSICO, 1972
REGIA: René Cardona Jr.
CAST: Hugo Stiglitz, Anjanette Comer, Christa Linder, Barbara Hangely, Gerardo Zepeda
Hugo (Hugo Stiglitz) è uno “sciupafemmine”(in senso letterale) che vive in un castello insieme a Dorgo, un maggiordomo storpio e ritardato mentale. Il giovane playboy conquista e seduce procaci ragazze mostrandosi ricco e sicuro di sé (ha un elicottero e una bella moto), dopodiché, una volta portate all’interno del suo maniero, le riduce a pezzi e le getta in pasto a un’orda di gatti affamati. Non solo: le teste delle vittime vengono messe sottovetro e conservate in una stanza, a mo’ di trofeo.
Il giochino perverso dura per un po’, molte ragazze perdono la vita e anche il maggiordomo finisce sbranato dai felini, ma quando il troppo stroppia le cose cominciano a cambiare: i gatti scappano dal recinto e riservano a Hugo una sorte terribile (scusate lo spoiler ma vi assicuro che il destino del protagonista lo si intuisce sin dall’inizio).
Una curiosa produzione messicana dal guru della mexploitation René Cardona Jr. Intendiamoci: il film in sé è brutto, ma la storia ha un piglio creativo notevole. Non c’è molto sangue (a parte i brandelli di carne che vengono gettati ai gatti e la collezione di teste) e spesso il regista, per allungare il brodo, ricorre a inquadrature di spiagge e paesaggi messicani in contesti da cartolina, ma la pellicola ha comunque un suo fascino perverso perché non viene data nessuna spiegazione per giustificare l’ossessione macabra del fisicato Hugo Stiglitz. Succede e basta.
Quello che colpisce di più è il lamento perpetuo dei felini che aleggia nelle stanze del castello; poca roba, sia chiaro, ma considerando la breve durata quello che c’è basta e avanza. La Notte Dei Mille Gatti è un filmetto di puro intrattenimento morboso, senza alcuna pretesa ma che in fondo riesce a divertire e, anche se qualche micetto fa più tenerezza che paura (ci sono anche i cuccioli), facciamo finta di nulla e ci lasciamo coinvolgere volentieri.
Per i fan del regista messicano, autore dei supercult Il Triangolo Delle Bermude e Cyclone, merita sicuramente una visione. Con lo spirito giusto e senza aspettarsi troppo, è possibile divertirsi.