BEATRICE CENCI

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ITALIA, 1969

REGIA: Lucio Fulci

CAST: Tomas Milian, Adrienne La Russa, Georges Wilson, Mavie, Antonio Casagrande, Ignazio Spalla, Massimo Sarchielli

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A Roma, alla fine del ‘500, Francesco Cenci porta avanti affari loschi; molto conosciuto e odiato, il nobile romano è temuto da tutti, in particolare dalla figlia Beatrice. segregata in un convento e abusata dallo stesso padre. Un giorno Beatrice mette in piedi un finto incidente per liberarsi dell’odiato genitore, ma i sospetti che le cose non siano andate per il giusto verso vengono a galla e per la ragazza il destino si rivela non troppo favorevole…

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Lucio Fulci rinuncia alle atmosfere del giallo e del thriller e racconta un avvenimento storico, che ha ispirato varie forme d’arte (pittura, scultura) e che già altre volte era stato portato sullo schermo (da Guido Brignone nel 1941 e da Riccardo Freda nel 1956). I volti degli attori funzionano abbastanza bene (da segnalare un giovane Tomas Milian) e nei panni della protagonista c’è la non eccelsa Adrienne La Russa (considerata una “cagna” dallo stesso Fulci) che però, contrariamente all’opinione del regista romano che l’ha diretta, riesce a essere convincente.

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In BEATRICE CENCI sono molte le scene crude (torture, un uomo sbranato dai cani)  che si fondono con la storia; senza troppi colpi di scena, Fulci evidenzia la situazione difficile in cui si muovono i personaggi. Primi piani e fotografia curatissima ne fanno un lavoro con ambizioni “autoriali” (è uno dei film più amati dallo stesso regista), ma quello che risalta è il sottile erotismo e la crudeltà della vicenda, risultando così appetibile anche per gli appassionati di exploitation. Avvalendosi di una struttura a flashback, BEATRICE CENCI può contare su una vastissima schiera di fans, pronti a definirlo il miglior film di Fulci; per il sottoscritto così non è, ma resta il fatto che la mano del regista nel raccontare questa vicenda è forte e decisa e, in ogni caso, è un lavoro che merita di essere conosciuto e divulgato, a prescindere dalle varie opinioni personali.

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