TITOLO ORIGINALE: Chikyu Kogeki Meirei: Gojira tai Gaigan
GIAPPONE, 1972
REGIA: Jun Fukuda
CAST: Hiroshi Ishikawa, Yuriko Hishimi, Minoru Takashima, Tomoko Umeda, Toshiaki Nishizawa, Zan Fujita, Kunio Murai
“Il Mondo Dei Ragazzi” è il nome di una grossa associazione che (apparentemente) lavora per il bene della Terra (non si sa bene per fare cosa). In realtà, a gestirla ci sono degli alieni (scarafaggi che hanno assunto sembianze umane) che hanno intenzione di conquistare il nostro pianeta. Per realizzare il loro progetto, gli extraterrestri hanno a disposizione un nastro sul quale sono incise delle onde magnetiche, in grado di controllare la mente di due mostri spaziali (un robot con motosega incorporata e un drago volante con tre teste), che secondo i piani dovrebbero distruggere l’umanità, ma lo strano apparecchio è talmente potente da richiamare anche Godzilla e un altro mostro (un misto tra un triceratopo e un porcospino gigante) che accorrono per salvare l’umanità. Gran finalone con combattimenti e scontri fra le creature, cattivi sconfitti e tutti felici.
Modesto Kaiju Eiga della Toho, la casa di produzione giapponese specializzata in pupazzi giganti. C’è davvero poco di originale rispetto a tante altre pellicole del genere e, la trama di GODZILLA CONTRO I GIGANTI è poco più che un pretesto per mostrare gli improbabili combattimenti fra le creature, tra modellini di case distrutte e plastici di ponti e ferrovie che crollano, mentre gli umani si affannano per mettere fine alla furia dei mostri, mentre abbastanza originale appare invece il robot spaziale che, attraverso una sega circolare nel ventre, divide in due case e città. I personaggi sono di poco spessore e vengono utilizzati unicamente per dare il via alle battaglie che sono il sale del film; Godzilla e il suo compare parlano e si scambiano battute con tanto di fumetto che compare sullo schermo.
Diretto da Jun Fukuda, vero e proprio specialista nel settore, GODZILLA CONTRO I GIGANTI è un film senza infamia né lode, diretto in maniera lineare e senza sbavature ma privo di elementi particolarmente interessanti.
Se siete amanti del genere recuperatelo, in caso contrario evitate senza complimenti.
