MONSTER DOG/ IL SIGNORE DEI CANI

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ITALIA/ SPAGNA, 1984

REGIA: Claudio Fragasso

CAST: Alice Cooper, Victoria Vera, Carlos Santurio, Pepita James, Pepa Sarsa, Ricardo Palacios, Emilio Linder

Il leader di un gruppo rock (Alice Cooper) trascina la sua band in una casa di campagna di sua proprietà per realizzare un nuovo videoclip, ma nei dintorni alcune presenze mostruose (cani?) sembrano muoversi nell’ombra. La tesi più accreditata è quella del lupo mannaro pronto a colpire durante le notti di luna piena, anche perché i malcapitati ricevono la visita di alcuni violenti cacciatori intenzionati a far fuori la creatura che, a sentir loro, sarebbe in grado di controllare gli animali sanguinari. In breve, la rock band viene a conoscenza di un’antica maledizione che grava proprio sul loro leader…

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MONSTER DOG, duole dirlo, è un pessimo film, il primo smaccatamente horror di Claudio Fragasso. Putroppo, l’aurea negativa che la pellicola si porta dietro è ampiamente comprensibile, visto che era brutta e indigesta già quando uscì e, rivista oggi, perde ulteriori punti (sempre che ne abbia mai avuti). Tanto per cominciare cast e recitazione sono ai minimi livelli e chi si aspetta grandi numeri da Alice Cooper rimarrà deluso, anche perché il massimo che concede è un paio di (brutte) canzoni. Per quanto Fragasso giochi a “fare l’americano”, si tratta di una produzione finanziata dallo spagnolo Carlos Aured, però la mancanza di idee si nota troppo e i luoghi comuni di cui il film è infarcito  sono quelli tipici di tantissime produzioni di quel periodo: personaggi inconsistenti, la ragazza del gruppo che ha “strani presentimenti” e una sensazione diffusa di già visto.

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In MONSTER DOG c’è una grande confusione fra lupi mannari, maledizioni e cani inferociti: per buona parte del film viene discusso il tema della licantropia (luna piena, pallottole d’argento ecc.) ma quello che poi effettivamente viene mostrato ha ben poco a vedere con ciò che ci si aspettava. Leggendo questo, qualcuno potrebbe aspettarsi piacevoli sorprese in grado di stupire, in realtà la storia è raffazzonata e mostra meno di quello che forse avrebbe dovuto. Gli effetti speciali sono nella norma, senza infamia e senza lode ma il sangue è comunque poco.

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IL SIGNORE DEI CANI può andar bene per i completisti del cinema degli ’80 o per i fan sfegatati di Alice Cooper, ma c’è da dire che tutti gli altri difficilmente riusciranno a trovarci qualcosa di interessante: un po’ di urla, ragazze che si agitano, qualche apparizione e una mutazione mostruosa non bastano, anche perché l’unica vera protagonista qua è la noia. Da evitare.

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