MANHATTAN BABY

ITALIA, 1982

REGIA: Lucio Fulci

CAST: Christopher Connelly, Laura Lenzi, Brigitta Boccoli, Giovanni Frezza, Cinzia De Ponti, Cosimo Cinieri, Carlo De Mejo

Una bambina riceve in dono un misterioso amuleto. Da quel momento intorno a lei si fanno sentire gli effetti devastanti causati da un’antica divinità egiziana.

alt="manhattan baby"

In Egitto insieme a moglie e figlia, un archeologo (Christopher Connelly) si dedica all’esplorazione di una misteriosa tomba all’interno di una piramide, ma viene colpito improvvisamente da un raggio misterioso e perde la vista. Contemporaneamente, la bambina rimasta sola dentro una moschea, riceve in regalo da una vecchia un amuleto raffigurante un occhio. Una volta tornati a New York, per la famiglia cominciano i guai: l’amuleto (che la bambina porta sempre con sé) racchiude la potenza nefasta di una divinità egiziana portatrice di morte e strani fenomeni iniziano a verificarsi, accompagnati da una catena di morti terribili…

alt="manhattan baby"

Visioni agghiaccianti, serpenti mortali arrivati direttamente dalle sabbie dell’Egitto e spaventose presenze si insinuano all’interno dell’abitazione, perseguitando tutti coloro che vengono a contatto con la famiglia per studiare il fenomeno. Più passa il tempo e più la forza dell’amuleto sembra acquistare vigore, così la bambina, suo malgrado, diventa una terribile messaggera del Male, in grado con la sua sola presenza di seminare morte e distruzione. Finale visionario e molto gore…

alt="manhattan baby"

Uno dei più sottovalutati film del compianto Fulci, ed è un peccato, perché la tecnica visionaria del regista romano arriva qua a vette molto alte. Lo svolgimento è più “soft” rispetto alle precedenti e violentissime produzioni della Fulvia Film, anche se non manca di certo il sangue.

alt="manhattan baby"

Davvero sorprendente il contrasto fra le sabbie dell’Egitto e la modernissima New York: sabbia e serpenti invadono il palazzo che ospita le sfortunate vittime e così le due locations, inizialmente in netta contrapposizione, finiscono per sovrapporsi e fondersi indissolubilmente. La bambina portatrice di disgrazie è Brigitta Boccoli (che da grande sarà la soubrette addetta a girare le lettere del Cruciverbone a Domenica In). Fotografia onirica e musica  (già utilizzata nei film precedenti) molto suggestiva a opera di Fabio Frizzi, con la sceneggiatura di Dardano Sacchetti.

alt="manhattan baby"

Se fino a ora avete sentito dire che MANHATTAN BABY è brutto, probabilmente è perché chi lo ha guardato ha trattato con molta superficialità ciò che vedeva. Il film di Fulci ha un fascino e un’energia mortifera molto potente, i personaggi si ritrovano al centro di un’esplosione di angoscia e terrore che è solo il preludio per l’apocalittico finale. Piccolo cammeo del regista nei panni di un dottore.

alt="manhattan baby"