TITOLO ORIGINALE: Chow Lok Yuen
HONG KONG/ THAILANDIA, 2003
REGIA: Andrew Lau
CAST: Bobo Chan, Poonyasak Cherman, Kara Hui, Edwin Siu, Tiffany Lee, Paul Cheung
In un grande luna park, una bambina cade dalla ruota panoramica e muore, il proprietario della struttura (vestito da clown) si impicca per il tragico incidente e il parco viene chiuso. 14 anni dopo il figlio di una esorcista scompare in quel posto ormai abbandonato e la sorella, insieme a un gruppo di amici, decide di passarci la notte per cercarlo.
Appena arrivati, i ragazzi fanno la conoscenza di uno storpio che gli consiglia di andarsene e li avverte della presenza dei fantasmi che, secondo lui, albergano in quel posto maledetto. Come da copione (stantìo) tutti ignorano l’avvertimento cominciando le ricerche del ragazzo scomparso, ma dopo poco ha inizio per il gruppo un carosello di apparizioni, ectoplasmi, visi allungati al computer, animali volanti e altre stupidaggini già viste decine di volte. Non manca neppure la solita bambina (quella morta all’inizio) che ricompare per portare sfiga.
Chissà perché, ciclicamente, quando il cinema e un certo tipo di produzioni arrivano a un punto morto si tira fuori la scusa del 3D. E’ il caso di questa inutle baggianata, girata in tre dimensioni per attirare qualche (ingenuo) spettatore in più. THE PARK non fa mai paura, la storia è di una banalità sconcertante e l’unico effetto che riesce a provocare allo spettatore è una profonda sonnolenza. Il film è pieno di inquadrature a caso, primi piani, zoomate e moviola che cercano di ricreare situazioni che dovrebbero spaventare, ma che invece fanno solo sbadigliare (e nemmeno poco).
In THE PARK si scimmiotta l’atmosfera creata da The Ring, ma la sostanza non c’è e quello che scorre sullo schermo non interessa a nessuno, inoltre è pieno zeppo di sequenze ridicole (prima fra tutte, la scena dove una giostra impazzita spaventa un ragazzo che ha avuto la cattiva idea di salirci). Da evitare senza rimpianti…