ITALIA, 1971
REGIA: Filippo Walter Ratti
CAST: Pierre Brice, Patrizia Viotti, Angela de Leo, Antonio Pavan, Alessandro Tedeschi, Mario Carra, Daniela D’Agostino
LA NOTTE DEI DANNATI è un gotico che mescola stregoneria, sesso e antiche maledizioni. Tutto ha inizio quando Jean (Pierre Brice) riceve una misteriosa lettera da un amico di vecchia data: all’interno, c’è una specie di rebus composto da alcune frasi di Baudelaire. Jean decide di sciogliere l’enigma e si dirige insieme alla moglie (Patrizia Viotti) nei pressi del castello dove abita l’autore dell’indovinello: da quel momento, i due si trovano avvolti da un’atmosfera spettrale e, dopo aver fatto la conoscenza della moglie dell’amico e di un misterioso medico, Jean dovrà suo malgrado collaborare con la Polizia che cerca di capire chi è che sta uccidendo delle belle e giovani ragazze…
E’ un peccato che la recitazione sia ai minimi livelli, perché LA NOTTE DEI DANNATI avrebbe molte frecce al suo arco: la location è suggestiva al punto giusto e non mancano lunghe sequenze che mostrano le bellissime stanze del castello. Purtroppo i dialoghi e gli attori non funzionano mai e Pierre Brice, Patrizia Viotti e Angela De Leo offrono una prova davvero scadente e, a peggiorare la sorte di un prodotto che poteva essere molto interessante, c’è l’assenza di ritmo e una lentezza diffusa che si trasforma inevitabilmente in noia ai danni dello spettatore.
Detto questo, LA NOTTE DEI DANNATI è comunque un film che gli amanti del gotico apprezzeranno: non mancano le scorribande nella cripta, gli influssi malefici di streghe e le classiche maledizioni ataviche che si ripercuotono sui malcapitati che ne vengono colpiti (qua a farne le spese sono i discendenti un’antica famiglia, destinati a ammalarsi una volta superati i 35 anni d’età). C’è pure una scena lesbo piuttosto audace e ai limiti dell’hard (ma solo nella versione integrale), cosa non da poco considerando l’anno di uscita del film.
Un altro punto a sfavore è dato dagli effetti speciali, ridotti al minimo e oltretutto di pessima fattura, ma a conti fatti, se decidiamo di stare al gioco e di perderci fra le stanze del castello arredate con oggetti antichi, quadri, drappi e candele, è possibile riuscire a trovare anche molti pregi e diverse suggestioni. Non certo un capolavoro quindi, anche perché la povertà del budget si nota fin troppo, ma gli amanti delle atmosfere romantiche dei tempi passati troveranno comunque pane per i loro denti.
In tanti hanno stroncato LA NOTTE DEI DANNATI puntando il dito agli evidenti difetti, io invece mi sento di consigliarlo perché, nonostante tutto, è possibile scorgere una certa eleganza nella messa in scena. Recuperatelo.
