OSCAR INSANGUINATO

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TITOLO ORIGINALE: Theatre Of Blood

G.B. 1973

REGIA: Douglas Hickox

CAST: Vincent Price, Diana Rigg, Ian Hendry, Coral Browne, Harry Andrews, Diana Dors, Robert Coote, Arthur Lowe

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Quando a Londra alcuni critici teatrali muoiono in maniera strana, la polizia si mobilita per cercare il responsabile dei delitti. Il responsabile è Lionheart (Vincent Price), un attore amante di Shakespeare che, dopo aver inscenato un finto suicidio per far perdere le sue tracce, fa fuori tutti coloro che nelle critiche letterarie avevano osato sminuirlo. Per uccidere e mettere a segno i suoi colpi, il geniale Lionheart si fa aiutare dalla figlia e da un esercito di barboni; le sue vittime muoiono nella stessa maniera descritta nelle tragedie shakespeariane: bruciate vive, accoltellate, decapitate, affogate nel vino e via dicendo. Il cerchio potrà chiudersi solo quando la vendetta dell’eccentrico attore avrà fatto il suo corso, cioè quando tutti saranno morti e quando potrà finalmente ottenere il suo meritato premio alla carriera, dimostrando che la sua messa in scena è di gran lunga superiore a quella descritta dai critici.

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Oscar Insanguinato offre un’altra geniale interpretazione di Vincent Price. La struttura narrativa è molto simile all’Abominevole Dr. Phibes, dove il protagonista per uccidere si ispirava alle piaghe d’Egitto; qua è invece Shakespeare a dettare il “modus operandi” per i delitti dell’istrionico attore, che ci regala dei momenti di grandissima emozione, tipo il memorabile duello a colpi di spada e i siparietti che fanno da preludio ai delitti, prova inconfutabile delle capacità di un attore camaleontico perfetto per qualsiasi tipologia di ruolo: il divertimento sta tutto qua, cioè nel vederlo cambiare di volta in volta abito e look per immedesimarsi in personaggi sempre diversi, un’occasione per ammirare il suo eclettismo e per vederlo vestito da massaggiatore, parrucchiere, cuoco e molto altro ancora. Travestimenti che gli permettono di preparare il suo delitto (sempre organizzato a tavolino), ai danni della vittima di turno che, puntualmente, non si rende conto di ciò che l’aspetta. Semplicemente irresistibile.

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Sono pochi i passaggi televisivi di cui ha goduto Oscar Insanguinato fino ad ora, il film di Douglas Hickox è diventato famoso e amato in Italia perlopiù per merito della noleggiatissima vhs della Warner che, negli anni ’80, regnava nelle videoteche ed appariva allettante per merito della locandina invitante e per il divieto ai minori di 18 anni stampato sul retro, promettendo uno spettacolo a tinte forti che, di fatto, non ha mai deluso praticamente nessuno.

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Da segnalare anche la presenza di Diana Dors, volto conosciuto dagli amanti del genere e presenza abituale nelle produzioni Amicus. Recuperatelo se non l’avete mai visto, ma cercate la versione giusta: il dvd targato MGM presenta il film con un formato (sbagliato) in 4:3, mentre l’edizione Sinister, uscita successivamente, recupera la dimensione originale cinematografica in 16:9.

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