RATS NOTTE DI TERRORE

In un futuro post-atomico, dopo che la bomba ha distrutto quasi tutte le forme di vita sulla Terra, un gruppo di persone decide di rifugiarsi in una base super attrezzata per la sopravvivenza. All’interno, trovano dei sofisticati impianti di depurazione per l’acqua e dei vivai, che permettono la crescita di varie specie vegetali.

 

Fin da subito però, si rendono conto che il posto non è così sicuro come potrebbe sembrare: un esercito di ratti si muove in maniera silente fra gli anfratti dell’edificio e non accetta l’intrusione dei nuovi arrivati. Un po’ per volta, fra tensione e nervosismo generale, gli sventurati ospiti vengono sbranati e, al termine di una notte di orrori, arrivano i soccorsi e sarà proprio in quel frangente che, i pochi rimasti, si renderanno conto che davvero non c’è speranza alcuna…

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A sentire Mattei, RATS sarebbe una rilettura de La Notte Dei Morti Viventi (un gruppo di persone assediate), ambientato in uno scenario del dopo bomba e con i topi al posto degli zombi. I conti tornano e anche se il film si muove fra mille ingenuità lo spettacolo funziona.

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I ratti sono semplici cavie da laboratorio sporche d’olio per dare “l’effetto fogna”, visibilmente innocui e spaesati. Ma se visto con l’occhio giusto, l’effetto che ne deriva è inquietante: considerando l’abbondanza di sangue e di effetti raccapriccianti, la “cattiva recitazione” delle cavie (che tutto sembrano fuorché aggressive) ha il suo fascino. I topolini sembrano infatti sentinelle, guardiani attenti a fare in modo che il posto che hanno conquistato non possa essere invaso da estranei.

 

Se visto in questo modo, RATS NOTTE DI TERRORE ha un innegabile fascino. Il cast è interessante e mette insieme tre starlettes di rilievo: Geretta Giancarlo (la ragazza di colore che da il via al contagio in Dèmoni di Bava), Cindy Leadbetter e Ann-Gisel-Glass. Il finale è notevole e, anche se i più smaliziati lo troveranno prevedibile, getta la pellicola in un contesto nerissimo e totalmente apocalittico, che si chiude con l’urlo di disperazione della più assennata tra le ragazze del gruppo.

 

Da recuperare, sicuramente uno dei migliori Mattei-movie in circolazione. Frase di lancio; “Dopo Gli Uccelli di Hitchcock arriva…”