SATANIK

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Italia, 1968

REGIA: Piero Vivarelli

CAST: Magda Konopka, Julio Peña, Umberto Raho, Luigi Montini, Armando Calvo, Mimma Ippoliti, Isarco Ravaioli

Trasposizione di Piero Vivarelli del fumetto di Magnus e Bunker. Delle celebri tavole famose negli anni ’60 e ’70 c’è poco e tutto si riduce a una vicenda che ricorda molto il Dottor Jeckyll & Mr. Hide di Stevenson, dove una ragazza assistente di laboratorio di un professore, decide di provare su se stessa un liquido creato dal luminare, in grado di ringiovanire la pelle: da brutta e racchia la ragazza si trasforma in una pericolosa femme fatale che non esita ad uccidere.

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SATANIK è un film debole: il budget modesto si nota troppo, la storia non ha consistenza e tutto è basato sull’indiscutibile bellezza di Magda Konopka, qua davvero splendida, ma per il resto però c’è davvero poco da segnalare. Per allungare un po’ la durata del film e arrivare al metraggio necessario Vivarelli inserisce lunghe esibizioni di danza all’interno di un locale, in più gli attori sono costretti a cavarsela in una sceneggiatura scarna e minimale che esclude colpi di scena rilevanti.

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La vicenda non ha troppo senso e la protagonista, per quanto bellissima, si muove fra mille ingenuità; di bello c’è comunque la scenografia: i colori sono accesi secondo la migliore tradizione di fine anni sessanta e se ci si concentra sugli elementi di contorno e non sulla sostanza del film qualcosa di esteticamente gradevole è possibile scorgerlo. Recitazione generale di medio/basso livello e sequenze che mostrano le indagini della Polizia contribuiscono a rendere questa trasposizione un prodotto modesto, soprattutto per chi si aspetta molto da un fumetto che ha fatto storia.

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