TITOLO ORIGINALE: Needful Things
USA, 1993
REGIA: Fraser Clarke Heston
CAST: Max Von Sydow, Ed Harris, Amanda Plummer, Bonnie Bedelia, Ray McKinnon, Duncan Fraser, Valri Bromfield
Castle Rock è un piccolo paesino della provincia americana, popolato da persone che si conoscono molto bene fra di loro. Un giorno arriva Leland Gaunt, un misterioso antiquario e, il destino di quel posto, dove le giornate sono sempre uguali per tutti, è destinato cambiare.
Il negozio vende oggetti di qualsiasi tipo, che hanno la peculiarità di risvegliare nei clienti i loro desideri più nascosti, legati a ricordi del passato o a ambizioni recondite mai soddisfatte. C’è sotto una diabolica fregatura però: chi desidera qualcosa non possiede mai il denaro necessario per acquistare l’oggetto dei suoi sogni (il prezzo è stabilito in modo tale che il cliente non possa permettersi di arrivare alla cifra richiesta), così l’antiquario propone uno scambio piuttosto strano: l’oggetto sarà ceduto in cambio di un piccolo dispetto che il cliente dovrà fare ai danni di qualche altra persona del paese.
In poco tempo il piccolo villaggio piomba nel caos più totale, poiché questo modus operandi risveglia negli abitanti frustrazioni e sentimenti di odio. Chi è realmente il signor Gaunt? Per quale motivo è intenzionato a seminare morte e distruzione? Dopo una serie di fatti violenti la verità verrà finalmente a galla, ma non sarà facile riportare la situazione alla normalità.
Da un bel romanzo del Re del brivido, Fraser Clarke Heston (figlio del celebre Charlton Heston) realizza un film indubbiamente interessante, non riuscendo però a centrare pienamente il colpo. COSE PREZIOSE è l’ennesima battaglia epica in cui il Bene dovrebbe vincere sul Male, ma la storia è quantomeno originale e discretamente articolata.
Max Von Sydow veste bene i panni del diabolico antiquario e pure tutti i personaggi che compongono la storia sono ben disegnati, con caratterizzazioni volte a delinearne le debolezze e le velleità. Il problema di Needful Things è però, prima di tutto, l’eccessiva durata: 120 minuti sono troppi per una storia che poteva essere più stringata, anche se dobbiamo riconoscere che le lungaggini presenti non sono mai troppo fastidiose, ma trattandosi di un horror i minuti potevano essere impiegati per mettere in scena particolari più spaventosi, anche perché c’è da dire che non fa mai paura.
Altro problema della trasposizione di Heston è l’incongruenza di fondo di molte situazioni: in un paese dove tutte le persone si conoscono, rimane difficile poter pensare che gli abitanti possano farsi dispetti l’un l’altro passando sempre inosservati. In ogni caso, COSE PREZIOSE rimane su un livello comunque apprezzabile, considerando che quasi tutti i romanzi e racconti di King sono approdati al cinema, ma spesso con risultati mediocri.
Merita una visione. Horror all’acqua di rose ma si è visto di peggio.
