TROLL

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USA, 1986

REGIA: John Buechler

CAST: Noah Hathaway, Michael Moriarty, Shelley Hack, Jenny Beck, Sonny Bono, Phil Fondacaro, Anne Lockhart

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Una vivace famiglia (babbo, mamma, una bambina piccola e il figlio maggiore adolescente) si trasferisce in un nuovo condominio, ma tra i corridoi e gli scantinati si nasconde Torok, un nanerottolo dannoso che si muove nell’ombra. Servendosi di un anello appuntito, il folletto punge le persone e le trasforma in piante, permettendo così la nascita di altre creature simili a lui. Le intenzioni di Torok un po’ per volta vengono a galla: cominciando dai singoli appartamenti di quell’edificio, vuole trasformare la Terra in una specie di mondo magico, dove si celebra un ritorno alla natura con ninfe, folletti, principesse e maghi, ma una strega sotto mentite spoglie è incaricata di fermarlo e decide di farsi aiutare dall’unico ragazzino del palazzo in grado di capire la situazione.

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Sulla carta risultava un progetto interessante, ma a conti fatti questa produzione Empire dell’esperto in pupazzetti Charles Band è un fallimento. John Buechler dirige una storia piena di mostriciattoli, ma è tutto senza spessore, senza tensione e le ambizioni sono davvero troppo alte per quello che il film effettivamente è. TROLL si muove in un disgraziato limbo, perché è troppo infantile per piacere agli adulti ma è anche troppo “di genere” per essere proposto ai bambini. Tra gli attori ci sono Michael Moriarty (a dirla tutta un po’ sprecato) e Sonny Bono. Gli effetti speciali sono i soliti tipici di molte produzioni Empire: zero sangue, creature magiche e nanetti. C’è anche il tentativo (fallito) di buttare la storia sul piano dell’ironia, ma viene fuori una messa in scena piatta e televisiva. Horror all’acqua di rose quindi, virato sul fantastico ma troppo misero per appassionare.

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L’ispirazione di TROLL viene dal grande successo che aveva ottenuto Gremlins, che dava lo spunto per realizzare storie con creaturine malefiche che potessero andar bene anche per i più piccoli, solo che i bambini probabilmente, questo film nemmeno l’hanno visto e giusto noi appassionati di horror e exploitation potevamo prenderci la briga di visionarlo. Girato con due soldi in Italia.

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