FILIPPINE, 1970
REGIA: Eddie Romero
CAST: John Ashley, Celeste Yarnall, Eddie Garcia, Liza Belmonte, Alfonso Carvajal, Angel Buenaventura
Nel prologo si fa riferimento a un precedente film di Eddie Romero del 1968, intitolato Mad Doctor Of Blood Island, girato insieme a Gerardo De Leon. Qua una creatura sanguinaria (con jeans, camicia e faccia mostruosa) faceva una strage all’interno di una nave e si dava alla fuga rifugiandosi poi in un’isola delle Filippine.
Dopo i titoli di testa eccoci ai giorni nostri. Siamo a bordo di un’altra imbarcazione con varie persone che sta salpando e fra questi, ci sono un medico e una giovane e avvenente giornalista. Lo scopo del dottore è quello di rintracciare un professore matto che anni prima aveva seminato il terrore, portando avanti terribili e segreti esperimenti con cavie umane. Arrivati a destinazione, i Nostri vengono accolti non troppo bene dalla popolazione locale.
A quel punto il dottore e la giornalista si addentrano in una zona inesplorata della giungla, rischiando più volte la vita per colpa di misteriose trappole nascoste sotto le foglie e, dopo un lungo cammino, eccoli finalmente in un posto soprannominato “L’Isola Del Sangue” (!!!).
A loro spese scoprono che il professore matto è vivo e vegeto e non ha smesso di portare avanti i suoi folli esperimenti: dopo aver tagliato la testa al mostro del primo capitolo, il mad doctor è riuscito a tenerne in vita il tronco attraverso una sintesi della clorofilla. La testa della bestia poi, collegata con dei fili, è in grado di controllare gli arti recisi…
LA BESTIA DI SANGUE è una pellicola poverissima dello specialista in orrori filippini Eddie Romero (nulla a che vedere col più blasonato George), assai divertente per il livello di bizzarra follia che riesce a toccare. Non manca qualche effetto splatter (persone trafitte, sangue) e la realizzazione della creatura, per quanto artigianale, risulta efficace.
Gli attori si comportano da divi hollywoodiani, strappando in più punti qualche risata (involontaria). La paura e la tensione ovviamente non esistono, ma se ci si lascia coinvolgere è possibile anche divertirsi. I dettagli macabri si mescolano alle storie sentimentali dei protagonisti (con baci alla Via Col Vento) e alle scene d’azione, che per quanto primitive e raffazzonate funzionano. Un ibrido originale che si lascia guardare…
Curioso. Gli amanti del trash apprezzeranno.
