LA CAVALCATA DEI RESUSCITATI CIECHI

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TITOLO ORIGINALE: El Ataque De Los Muertos Sin Ojos

SPAGNA/ PORTOGALLO, 1973

REGIA: Amando de Ossorio

CAST: Tony Kendall, Fernando Sancho, José Caneleias, Esperanza Roy, Loreta Tovar, Frank Braña

Nel prologo, alcuni cavalieri Templari vengono accecati col fuoco e poi uccisi da un gruppo di ribelli per impedir loro di continuare a spargere il terrore fra la popolazione, ma come succedeva con le streghe bruciate nel Medioevo viene lanciata una maledizione: i tiranni promettono di tornare per continuare lo sporco lavoro.

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Passati 500 anni, nel paesino che fece da scenario alla vicenda si celebra una festa che dovrebbe commemorare l’eroico gesto degli uomini che misero fine al terrore perpetrato dai terribili cavalieri Templari e, per l’occasione un amante dei giochi pirotecnici (il nostrano Tony Kendall/ Luciano Stella, volto conosciuto dagli amanti del cinema di genere,  interprete versatile di tantissime pellicole e figura di rilievo in diversi spaghetti western) si reca sul posto per godersi la storica rievocazione ma, manco a dirlo, il passato è destinato a ripetersi e così l’esercito dei non morti torna a colpire, gettando nel panico la popolazione locale…

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Seguito dell’interessante Le Tombe Dei Resuscitati Ciechi, uscito l’anno precedente e diretto dallo stesso regista spagnolo. Per molti La Cavalcata Dei Resuscitati Ciechi è il tassello migliore di questa saga (quattro film in tutto), incentrata sulle azioni dei Cavalieri Templari che ritornano a spargere il terrore muovendosi con i loro cavalli, anch’essi zombi (e pure loro ciechi).

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I Templari di Amando de Ossorio col passare degli anni hanno acquistato popolarità, così anziché cadere nel dimenticatoio i terribili cavalieri sono stati studiati e visionati da tantissimi amanti dell’horror, pronti a difendere senza indugio un’idea interessante ma che funziona in maniera discontinua.

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Il problema principale è la noia causata da un ritmo soporifero, non mancano comunque alcune scene splatter ben realizzate e la struttura nonostante tutto funziona, perché le persone assediate all’interno di una chiesa ricordano (in maniera abbastanza spudorata) le avventure dei protagonisti de La Notte Dei Morti Viventi di George A. Romero che, uscito quattro anni prima, aveva gettato le basi per raccontare storie terrificanti dove i personaggi chiusi in un edificio devono fare i conti con un pericolo che arriva da fuori.

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In questo classico b-movie non c’è molto altro da segnalare, va comunque ricordato Fernando Sancho (anche lui volto noto nello scenario western) nella parte del sindaco e due parole si possono spendere per gli spostamenti dei cavalieri zombi al rallentatore, un economico escamotage ideato per evidenziare le fattezze dei mostri.

Uscito in vhs (a oggi rarissima e antidiluviana) per Cinehollywood col titolo La Cavalcata Dei Morti Senza Occhi.

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