LA MORTE ACCAREZZA A MEZZANOTTE

ITALIA/ SPAGNA, 1972

REGIA: Luciano Ercoli

CAST: Susan Scott, Simón Andreu, Ivano Staccioli, Pietro Martellanza, Luciano Rossi, Elio Veller, Fabrizio Moresco

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Valentina (Susan Scott) è una fotomodella che, un giorno, accetta di posare per un servizio sperimentale su Novella 2000. Sotto l’effetto di una droga, la ragazza viene intervistata e invitata a descrivere gli effetti e le visioni provocate dalla sostanza allucinogena, ma durante il suo viaggio in acido, Valentina vede i dettagli di un orribile delitto accaduto tempo prima, dove il protagonista è un uomo con un paio di occhiali da sole che massacra una ragazza usando un pugno di ferro acuminato.

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Da quel momento in poi, Valentina viene perseguitata dallo stesso uomo della visione che, per paura di essere identificato, cerca in tutti i modi di farla fuori. La Polizia non crede troppo alla sua versione dei fatti, visto che il racconto che la ragazza fa al commissario non sta in piedi, ma un po’ per volta viene fuori una storia di criminalità e spaccio di droga, in cui la verità non è troppo facile da scoprire e dove persone molto vicine a Valentina hanno piani tutt’altro che limpidi…

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LA MORTE ACCAREZZA A MEZZANOTTE è un interessante thriller, sicuramente migliore del gemello La Morte Cammina Con I Tacchi Alti, sempre di Luciano Ercoli e con buona parte dello stesso cast. La vicenda corre su un doppio binario: tensione e ironia si fondono bene insieme e danno vita a una storia divertente, sceneggiata da Ernesto Gastaldi e Sergio Corbucci. Ci sono dei buoni personaggi e i ruoli sono azzeccati: oltre alla bellissima Susan Scott (qua a differenza dell’altro film non si spoglia mai) vanno sicuramente segnalati Ivano Staccioli e Luciano Rossi, ottimo nella parte (guarda caso) di un sadico psicopatico che ha l’odioso vizio di ridere sempre.

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C’è poco sangue (giusto un mezzo massacro con un pugno di ferro), ma sono diverse le sequenze interessanti e ben costruite: gli attacchi del misterioso assassino che perseguita la Scott sono ricchi di tensione e la scena finale con la lotta sopra i tetti è violenta e realizzata molto bene. Le trovate comiche sono fortunatamente soltanto accennate (nel film gemello risultano invece assai fastidiose) e l’ironia che pervade la vicenda non scade mai in siparietti patetici. Poco importa se in LA MORTE ACCAREZZA A MEZZANOTTE non tutto è perfetto (alcuni buchi nella sceneggiatura rendono improbabile qualche sequenza), stiamo parlando di un buon giallo che sarà apprezzato senza problemi da tutti gli amanti del thriller all’italiana.

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