TITOLO ORIGINALE: House Of 1000 Corpses
USA, 2003
REGIA: Rob Zombie
CAST: Sid Haig, Bill Moseley, Chris Hardwick, Karen Black, Sheri Moon, Rainn Wilson, Erin Daniels
Un gruppo di ragazzi se ne va in giro nelle campagne americane, il loro scopo è realizzare un documentario sulle leggende locali. Dopo essere entrati in uno strano negozio gestito da un uomo vestito da clown, i viaggiatori danno un passaggio a una bella autostoppista e, dopo averla accompagnata a casa, fanno la conoscenza del resto della famiglia, composta da estrosi e caricaturiali personaggi che si stanno preparando per festeggiare la notte di Halloween. In realtà i bizzarri padroni di casa sono pazzi criminali e un lungo percorso di torture e umiliazioni è in arrivo…
LA CASA DEI 1000 CORPI alla sua uscita ebbe un buon successo, anche se chi ha gridato al capolavoro ha decisamente esagerato. Sembra di essere all’interno di un enorme Luna Park e, se non possiamo trovare difetti a una fotografia curata e accattivante e all’interpretazione degli attori (Karen Black è ottima), c’è da dire che a funzionare poco è l’atmosfera farlocca che si respira. Rob Zombie non si prende troppo sul serio (e questo è un punto a suo favore), ma la struttura è debole e la narrazione superficiale, così il giro nella giostra dopo poco comincia a stufare.
L’ispirazione arriva da Non Aprite Quella Porta, ma qua non c’è traccia della vena trasgressiva e oltraggiosa che caratterizzava l’archetipo di Tobe Hooper: la violenza mostrata (che è tanta) diventa un pretesto per dare uno sfoggio continuo di maschere, costumi, eccessi e sangue in un contesto dove la sostanza è davvero poca, così una volta capito il giochino si spera che i titoli di coda arrivino in fretta.
LA CASA DEI 1000 CORPI è poco più di un teen movie, trucido al punto giusto e finto come una moneta da tre euro, l’esordio che ha dato a Rob Zombie (che farà meglio in seguito, con opere più mature e più articolate) la possibilità di farsi conoscere al grande pubblico.
