PERCHÉ IL DIO FENICIO CONTINUA AD UCCIDERE?

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TITOLO ORIGINALE: Tower Of Evil

G.B. 1972

REGIA: Jim O’ Connolly

CAST: Bryant Haliday, Jill Haworth, Mark Edwards, Anna Palk, Jack Watson, Derek Fowlds, Dennis Price, Anthony Valentine

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In molti stimano questa produzione inglese che, in effetti, potrebbe risultare simpatica agli amanti dei fumetti sexy-horror che all’inizio degli anni ’70 andavano per la maggiore. Gli ingredienti per un po’ di svago morboso ci sarebbero tutti: donne procaci spesso svestite, urla, amplessi gratuiti, delitti sanguinosi e un folle mostro. Il piatto, presentato così sembrerebbe ricco e il titolo è uno di quelli a cui non si può rinunciare, eppure Perché Il Dio Fenicio Continua Ad Uccidere è un piccolo film che non mantiene quello che promette, nonostante la fama di cult che si porta dietro.

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La pellicola di Jim O’ Connolly narra di un gruppo di ricercatori intenzionati a mettere le mani su un misterioso tesoro, che dovrebbe trovarsi all’interno di un lugubre faro situato in un’isola inglese, dove tempo prima tre ragazzi vennero trucidati. A rievocare il tragico passato di quel posto è una ragazza sopravvissuta al massacro che, sotto ipnosi, rivive i terribili eventi che portarono alla morte i suoi amici. I nuovi arrivati si insediano all’interno del faro insieme a un misterioso barcaiolo incaricato di accompagnarli fin lì, convinti che il tesoro nascosto da qualche parte abbia qualcosa a che fare con i fenici che in tempi passati vi erano approdati, ma una misteriosa presenza si muove nell’ombra e dopo un po’ il sangue comincia a scorrere…

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C’è da dire che, quantomeno, Tower Of Evil non lesina sul sesso, tanto che spesso si ha l’impressione che il regista fosse più interessato a stuzzicare l’erotismo dello spettatore più che a spaventarlo, considerazione questa che nasce da una sceneggiatura che, per buona parte, prevede rapporti sessuali inseriti un po’ a casaccio giusto per riempire la pellicola; i ricercatori una volta arrivati a destinazione fanno passare un bel po’ di tempo prima di iniziare a cercare il tesoro e preferiscono spassarsela sotto le lenzuola. Il sangue comunque arriva e gli effetti speciali, molto artigianali, fanno il loro dovere.

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Una buona fotografia rende interessante, almeno a livello visivo, questa produzione inglese che a suo modo anticipa i tanti titoli slasher che in seguito verranno alla luce; in fondo anche qua c’è un bodycount dove a perdere la vita è il solito gruppo di persone in un’area circoscritta, ma il problema maggiore di Perché Il Dio Fenicio Continua Ad Uccidere? è il ritmo eccessivamente lento che a tratti diventa soporifero. Ogni tanto c’è sì qualche lieve “impennata”, ma nel complesso la storia è poco stimolante e la noia prende il sopravvento. La risoluzione finale non sarebbe malaccio, eppure riuscire ad arrivare ai titoli di coda senza sbadigliare è davvero difficile.

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Dopo un’ora di urla, morti ammazzati, sesso improvvisato, qualcuno che dimostra di saperla un po’ più lunga degli altri e dialoghi svogliati si arriva a quello che dovrebbe essere il gran finale, che non brilla per originalità ma almeno è coerente con tutto quello che è successo prima; poca roba, però in molti ci hanno visto similitudini col cult di Joe D’Amato Antropophagus. Se questo vi basta accomodatevi, in caso contrario lasciate pure perdere e dedicatevi a qualcosa di più stimolante…

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Per la cronaca, i fenici fanno più parte dell’arredamento che della trama, ma fra tutti i difetti questo non è di sicuro il peggiore…

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