HAUNTS/ SPETTRI DEL PASSATO

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USA, 1977

REGIA: Herb Freed

CAST: May Britt, Cameron Mitchell, Aldo Ray, William Gray Espy, Ben Hammer, E.J. André, Kendall Jackson, Robert Hippard

Ingrid è una donna non più giovane che vive in uno stato di costante depressione. Fervente cattolica, deve fare i conti con un passato infelice, perché il trauma causato dalle molestie sessuali che subiva da bambina da un membro della sua famiglia è ancora vivo in lei.

Nel paesino di provincia dove vive, una sera una ragazza viene violentata e uccisa con un paio di forbici e, da quel momento, il panico si sparge fra gli abitanti del paese, in più Ingrid subisce le avances di un affascinante salumiere, che culminano in un vero e proprio stupro. Lo zio (ospite in casa sua) cerca in tutti i modi di proteggerla, poiché anche altri uomini poco raccomandabili le ruotano attorno,  ma il confine fra l’affetto delle persone a lei vicine e la morbosità delle attenzioni che le vengono rivolte si fa sempre più indefinito e, dopo una serie di agguati e di violenze, Ingrid farà capire a chi sta guardando il film che le cose non sono così semplici come sembrano e che realtà e paranoia possono fondersi molto bene…

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Strano film, tutto giocato sulla psicologia di una mente debole. La storia si svolge come un classico giallo, in cui si dovrebbe cercare di capire chi può essere l’assassino stupratore di turno ma, un po’ alla volta, la pellicola si arricchisce di elementi che spostano l’attenzione sul confine tra realtà e fantasia. Quello che colpisce di più è l’atmosfera cupa che avvolge i personaggi, che si muovono in una dimensione confusa tra fede cattolica e paure personali.

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Senza essere un capolavoro, HAUNTS/ SPETTRI DEL PASSATO funziona abbastanza bene, perché è ricco di spunti che vanno a segno. Un assassino reale, una visione distorta della verità e delle sane menzogne che vengono raccontate, formano un racconto solido che si lascia seguire. La protagonista è particolarmente adatta al ruolo che ricopre: una donna dall’espressione scialba che si avvia alla vecchiaia e che si ritrova a dover affrontare incubi reali mescolati a traumi infantili.

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In definitiva val bene una visione, soprattutto per chi dà più importanza all’atmosfera e al contorno piuttosto che alla macelleria (assente). Il finale poi, anche se per certi versi prevedibile, racchiude alcune sorprese che accontenteranno gli amanti del mistero e delle questioni irrisolte. Non male, anche perché HAUNTS è ben diretto ma non vuole mai essere troppo ambizioso.

Da recuperare.

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