A CENA COL VAMPIRO

alt="a cena col vampiro"

ITALIA, 1987 (TV)

REGIA: Lamberto Bava

CAST: Riccardo Rossi, George Hilton, Patrizia Pellegrino, Yvonne Sciò, Valeria Milillo, Isabel Russinova, Stefano Sabelli, Roberto Pedicini

alt="a cena col vampiro"

In seguito ad un provino, quattro ragazzi vengono scelti per recitare in un film dell’orrore diretto da un famosissimo e stimato regista. Dopo un iniziale entusiasmo, i quattro vengono trasportati all’interno di un misterioso castello (che dovrebbe essere la location da usare per le riprese) abitato proprio dal regista di nome Jurek, ma si accorgono di essere finiti in una trappola: l’uomo è un vampiro che, stanco della vita eterna, cerca un modo per porre fine alla sua esistenza e saranno i suoi ospiti a doversi (forzatamente) ingegnare per farlo fuori, perché in caso di fallimento saranno loro a essere uccisi. L’impresa si rivela difficile perché Jurek è un vampiro moderno e i metodi tradizionali per sbarazzarsi dei  classici succhiasangue con lui non funzionano: crocifissi, aglio e paletti di frassino si rivelano inefficaci e i ragazzi hanno tempo solo fino all’alba per trovare il modo di renderlo inoffensivo. Il segreto per sbarazzarsi di Jurek è contenuto in un film, ma per i quattro capire cosa fare di preciso non sarà così facile…

alt="a cena col vampiro"

A Cena Col Vampiro è un film per la tv diretto da Lamberto Bava e trasmesso da Italia 1 alla fine degli anni ’80 per il ciclo Brivido Giallo (una serie composta da quattro lavori, tutti diretti dallo stesso regista). Si tratta di uno strano ibrido che si pone a metà strada tra l’horror e la commedia, purtroppo però il risultato non si può dire riuscito, perché di terrificante non ha nulla e non funziona nemmeno per farsi quattro risate. La recitazione è ai minimi termini, ma basta dare un’occhiata ai nomi del cast per intuire che il progetto non può essere preso seriamente: Riccardo Rossi è imbarazzante; dovrebbe far ridere snocciolando battute “divertenti”ma l’effetto è opposto, perché i dialoghi che gli vengono assegnati hanno come unico effetto quello di imbarazzare lo spettatore: Patrizia Pellegrino (doppiata con una voce un po’ fastidiosa) si agita per tutto il film, sgranando ogni tanto gli occhi e correndo qua e là per dare l’idea della ragazza impaurita: Yvonne Sciò ce la mette tutta per essere convincente e si esibisce in una coreografia “dance” (muovendosi a caso) in una scena decisamente trash e via delirando.

alt="a cena col vampiro"

Alla fine, il più bravo è il vampiro George Hilton, che quantomeno riesce a essere istrionico e professionale senza scadere nel ridicolo: un applauso se lo merita tutto, perché il contesto non gioca a suo favore e il rischio di apparire inadatto nel suo ruolo era altissimo. Però, in A Cena Col Vampiro non tutto è da buttare e anche se la partitura di Simon Boswell stavolta non lascia il segno e la sceneggiatura di Dardano Sacchetti è piuttosto elementare, a compensare ci sono le belle scenografie di Antonello Geleng e qualche trucco splatter di Rosario Prestopino, insieme a Sergio Stivaletti impegnato negli effetti speciali visivi.

Vacuo.

alt="a cena col vampiro"