I VIZI MORBOSI DI UNA GOVERNANTE

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ITALIA, 1977

REGIA: Filippo Walter Ratti

CAST: Corrado Gaipa, Roberto Zattini, Isabelle Marchall, Annie Carol Edel, Gaetano Russo, Adler Gray, Giuseppe Colombo

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C’erano una volta i titoli studiati ad arte per ingannare il pubblico e stavolta la fregatura è addirittura doppia: si fa riferimento a un contesto stuzzicante per stimolare la curiosità dei potenziali spettatori e una volta arrivati ai titoli di coda chi ha visto il film si rende conto che il cartellone è in realtà un immenso e sfacciato spoiler. In I VIZI MORBOSI DI UNA GOVERNANTE c’è un castello, alcuni ospiti, un barone, una baronessa, un ragazzo malato di mente, un medico e una governante: qualcuno muore, secondo voi chi mai potrà essere l’assassino? Dai su, un po’ di fantasia…

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Tra scenette sexy, omicidi cruenti (a una ragazza vengono estirpati i bulbi oculari), indagini di un commissario (perlopiù inutili) che per tutto il film non fa altro che ripetere che c’è qualcosa di strano, convinto che gli ospiti del castello gli stiano nascondendo qualcosa (per la serie: i grandi misteri irrisolti…), questo film di Filippo Walter Ratti (La Notte Dei Dannati, 1971) deluderà gli appassionati del “giallo”, poiché anche a voler esser buoni riuscire a trovarci qualcosa da salvare è impresa ardua: recitazione ai minimi livelli, tensione assente, personaggi insulsi e amplessi pacchiani regalano 85 minuti di autentica noia. In più, ad abbassare il livello ci pensa il finale, perché oltre a presentare una soluzione già evidente dal titolo, fornisce lo “spiegone” del commissario, che a voce ripercorre gli eventi narrati.

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L’unico elemento vagamente interessante di I VIZI MORBOSI DI UNA GOVERNANTE è la location in cui si svolge la storia: il castello ha diverse peculiarità che rimandano al cinema gotico (lunghi corridoi, stanze con oggetti antichi ecc.), il problema però è che il potenziale viene annullato dal cattivo uso della luce e da una brutta fotografia incapace di valorizzare il poco di buono che poteva esserci. Peccato. Passate oltre, il giallo all’italiana ci ha dato ben altre soddisfazioni…

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