TITOLO ALTERNATIVO: Tintorera: Tiger Shark
MESSICO/ G.B. 1977
REGIA: René Cardona Jr.
CAST: Hugo Stiglitz, Andrés Garcia, Susan George, Fiona Lewis, Eleazar García, Jennifer Ashley, Erika Carlsson
Due uomini fanno amicizia nelle spiagge del Messico. Dopo un iniziale litigio a causa di una ragazza (Susan George) contesa da entrambi, i due si ritrovano a condividere amori e avventure in un clima allegro e vacanziero, improvvisandosi cacciatori di squali per hobby. Nelle acque dell’oceano però, una femmina di squalo tigre (la tintorera del titolo) miete vittime. Toccherà a uno dei due trovarla per porre fine al massacro.
TINTORERA è uno dei tanti epigoni nati sulla scia de Lo Squalo di Spielberg, ma il film di René Cardona Jr. in realtà ha ben poco a che vedere col suo modello. Tanto per cominciare, la struttura è quella tipica di un soft porno anni ’70, in cui i protagonisti si muovono in mezzo a belle ragazze disponibili e quasi sempre nude e ammiccanti. Hugo Stiglitz e Andrés Garcia (entrambi presenti in tantissime pellicole del regista messicano) si passano le ragazze come se nulla fosse, tra rapporti a tre e sesso spensierato.
Per quasi tutta la durata del film (la versione italiana dura circa 83 minuti, quella internazionale due ore, ma in entrambe la sostanza non cambia) assistiamo agli intrallazzi e alle avventure dei due amici e il ferocissimo squalo tigre strillato nel cartellone è un elemento poco più che marginale. Ci sono solo un paio di attacchi effettivi da parte del pesce killer (solo uno è piuttosto cruento), in compenso però le riprese subacquee sono molto belle e curate.
René Cardona Jr. sembra più interessato a raccontare una vicenda che ha tutta l’aria di una commedia un po’ spinta, che solo sporadicamente presenta qualche elemento drammatico o raccapricciante, c’è però una vera e propria mattanza di squali, bastonati e massacrati senza pietà dai pescatori di turno. A prescindere da posizioni animaliste, parliamo di scene che potevano essere comunque evitate, considerando che, come dicevamo, gli attacchi degli squali agli umani nel film non sono nemmeno così significativi.
Detto questo, TINTORERA è un film che, nella sua leggerezza e inconsistenza si lascia seguire bene senza annoiare. Certo, dobbiamo affrontarlo con lo spirito giusto e lasciare da parte pretese o aspettative, ma René Cardona Jr. non gira male e le locations messicane hanno sempre il loro innegabile fascino. Nelle private di un tempo poi, quando passava riscuoteva sempre un buon successo.
Non è propriamente un horror, di sangue ce n’è pochino, l’atmosfera è leggera ma… A suo modo funziona! TINTORERA è uno di quei film diventati leggendari senza avere particolari meriti, ma che per una serie di circostanze (passaggi tv? Locandina affascinante? Scene di nudo? Nessuno l’ha capito bene…) è rimasto nella memoria di tutti gli ex ragazzi cresciuti coi film visti nelle reti secondarie. Mica poco, considerando il livello delle produzioni mordi e fuggi dei nostri tempi…