I VIVI E I MORTI

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TITOLO ORIGINALE: House Of Usher

USA, 1960

REGIA: Roger Corman

CAST: Vincent Price, Mark Damon, Myrna Fahey, Harry Ellerbe

I VIVI E I MORTI è il primo film di Roger Corman ispirato alle celebri storie di Poe; il regista nel 1960 decise infatti di inaugurare con questa pellicola una serie di lavori tratti dai racconti più conosciuti dello scrittore di Boston.Traendo spunto da La Caduta Di Casa Usher e avvalendosi della sceneggiatura di Richard Matheson, Corman illustra le vicende degli ultimi due discendenti della celebre famiglia protagonista della storia, condannati a un destino di angoscia e di dolore.

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Vincent Price interpreta Roderick Usher avvalendosi della sua proverbiale espressività e Mark Damon è un giovane innamorato della sorella dell’uomo, afflitta da un morbo che la costringe a vivere segregata per sempre nella sua grande villa. La mancanza di budget si vede, ma Corman gioca le sue carte al meglio e sfrutta bene il poco di cui dispone: gli interni della casa in cui si svolge la vicenda sono bellissimi e mostrano grandi stanze arredate con oggetti antichi, quadri inquietanti e una suggestiva cripta.

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La sceneggiatura di Matheson non è troppo fedele al testo originale (ma questo vale anche per tutti gli altri film di questa serie) e tutto viene raccontato in maniera minimale, senza divagazioni o invenzioni narrative di rilievo. Lo spettacolo, va detto, funziona e, per quanto il ritmo sia piuttosto lento, I VIVI E I MORTI è un film che non delude e che piacerà agli amanti del gotico d’annata. Quattro attori e un po’ di comparse nella parte finale formano il cast, ma la vera protagonista è la casa che, col procedere della storia si sgretola (letteralmente), mentre i suoi abitanti subiscono le influenze nefaste di una maledizione che ha radici lontane.

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Il mio consiglio è di recuperare questo film, che ha il pregio di muoversi in una struttura semplice lasciando da parte fronzoli e lungaggini. Se ci fosse stata Barbara Steele al posto di Myrna Fahey (un po’ anonima a dirla tutta) il risultato sarebbe stato probabilmente superiore, ma comunque non possiamo lamentarci, anche perché a reggere l’intero progetto c’è la bravura di Price che, ancora una volta, interpreta il suo personaggio con grandissima professionalità. Una menzione spetta di diritto anche a Mark Damon, che da questa pellicola in poi diventerà un volto piuttosto noto e attraverserà diversi generi cinematografici passando spesso anche da casa nostra.