SODOMA’S GHOST

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TITOLO ALTERNATIVO: Il Fantasma Di Sodoma

ITALIA, 1988

REGIA: Lucio Fulci

CAST: Claudio Aliotti, Maria Concetta Salieri, Jessica Moore, Robert Egon, Zora Kerowa, Sebastian Harrison, Al Cliver

SODOMA’S GHOST si apre con un prologo: durante la Seconda Guerra Mondiale alcuni nazisti, nel pieno svolgimento di un baccanale, vengono uccisi da un raid aereo. Ai giorni nostri, tre ragazzi e tre ragazze, tra cui Sebastian Harrison (quello che nei telefilm con Cristina D’Avena interpretava Satomi dei Bee Hive!) girano a bordo di una macchina scalcinata che dovrebbe condurli a Parigi. Persi nel bosco arrivano davanti a una villa bellissima, misteriosa e apparentemente disabitata.

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Vista l’ora tarda, decidono di pernottare in quella strana dimora e, all’interno, trovano la tavola imbandita di cibarie e un arredamento un po’ retrò. Durante la notte accadono cose strane: una ragazza viene sedotta da un fantasma che risveglia in lei istinti masochisti e tra visioni, partite a carte con roulette russa, corpi in decomposizione, donne bellissime e fatali e perversi istinti sessuali, i ragazzi non riescono più a distinguere più la fantasia dalla realtà finché non trovano uno strano filmato (dove scorrono le scene dell’orgia iniziale), che probabilmente è la chiave per poter uscire da quella situazione.

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Qualche elemento interessante potrebbe anche esserci in SODOMA’S GHOST di Lucio Fulci (anche se il film pare sia stato terminato da Mario Bianchi), ma lo svolgimento è davvero troppo svogliato e dozzinale per riuscire a convincere; gli attori fanno quel che possono e considerando la mediocre confezione se la cavano anche piuttosto bene.

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Particolarmente convincente è l’interpretazione di Jessica Moore nel ruolo di una ragazza lesbica in preda a crisi isteriche. poi c’è Zora Kerowa sempre nuda nella parte di un fantasma, pronta a sedurre i ragazzi in approcci sia etero che omo e non male anche il biondissimo e viscido Robert Egon nei panni di uno spietato e perverso nazista. In un piccolo ruolo è presente anche Al Cliver, un ufficiale ubriaco e drogato.

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SODOMA’S GHOST è poca cosa, si salva giusto qualche effetto speciale (un corpo che si decompone a vista d’occhio) e qualche suggestione: si tratta di un Fulci minore, lontanissimo dalle atmosfere che lo hanno reso grande nei film precedenti. A chiudere il tutto, c’è un finale ridicolo e prevedibile.

Visione consigliata solo ai completisti di Fulci, gli altri possono passare tranquillamente oltre.

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