FRANKENSTEIN 1970

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USA, 1958

REGIA: Howard W. Koch

CAST: Boris Karloff, Tom Duggan, Jana Lund, Don ‘Red’ Barry, Charlotte Austin, Irwin Berke

Boris Karloff interpreta l’ultimo diretto discendente del barone Frankenstein che, trovandosi in piena crisi finanziaria, decide di affittare il suo castello a una troupe cinematografica interessata a sfruttare il maniero come location per un film dell’orrore. Con i soldi ricavati, il barone ha intenzione di acquistare un generatore atomico per riesumare la salma della sua creatura e, pazzo come suo nonno,  uccide uno alla  volta i membri della troupe per procurarsi organi vitali per la bisogna…

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FRANKENSTEIN 1970 è una modesta rilettura del romanzo di Mary Shelley, che offre solo l’originale spunto dell’utilizzo di un marchingegno nucleare per riportare in vita la creatura. Davvero nulla di nuovo, anche se è innegabile che Boris Karloff è ottimo, grazie alla sua notevole presenza scenica, purtroppo però lui solo non basta per risollevare le sorti di un film non proprio riuscito.

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Il maniero è meno suggestivo del solito e i personaggi hanno poco spessore e è un peccato. perché ‘idea poteva essere buona: adeguare il mito di Frankenstein all’era atomica, ma le trovate “futuristiche” non sono sviluppate al meglio e il risultato non entusiasma.

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E’ sempre brutto per un fan stroncare un film in cui è presente il grande attore, immortale icona dell’horror dei tempi andati, ma stavolta la messa in scena è davvero poca cosa, basti pensare che perfino il make up della creatura ricorda a malapena una mummia: è solo un uomo fasciato dalla testa ai piedi.

Solo per i completisti del fantahorror degli anni ’50.

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