CATTIVE INCLINAZIONI

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ITALIA, 2003

REGIA: Pierfrancesco Campanella

CAST: Eva Robin’s, Mirca Viola, Elisabetta Cavallotti, Florinda Bolkan, Franco Nero, Guido Berti, Antonio Petrocelli

In un palazzo romano viene ammazzata un’insegnante con una squadra da disegno. Poco dopo, facciamo la conoscenza degli altri condòmini: c’è Mirta (Florinda Bolkan), un’anziana pittrice che si occupa di truffe comprando e rivendendo opere d’arte, poi  Otilia (Elisabetta Cavallotti, a cui è stato dato questo nome improbabile), una lesbica con qualche crisi d’identità fidanzata con Nicole (Eva Robin’s) e poi c’è Premio (sì, si chiama così), un ragazzo dalle tendenze masochiste che ama farsi picchiare e trattare in maniera infantile da Otilia. Le vite di questi personaggi si intrecciano e, dopo altri delitti, una poliziotta imbocca la pista giusta che la porta dal colpevole.

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CATTIVE INCLINAZIONI è un incredibile film, diretto da un regista (Pierfrancesco Campanella) che altre volte era stato tacciato di incompetenza; questo perché i suoi  precedenti lavori (La Trasgressione e Bugie Rosse) rientrano nella categoria dei film che qualcuno tiene in alta stima, considerandoli capisaldi trash.

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Se è vero che non c’è due senza tre, ecco qua la ciliegina sulla torta. Da dove cominciamo a parlare di CATTIVE INCLINAZIONI? Iniziamo dalla rappresentazione del sesso: raramente capita di vedere dei coiti in pellicola così ingessati e legnosi come qua, infatti protagonisti copulano tra di loro cercando di toccarsi il meno possibile. Uno spasso.

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La recitazione? Tremenda. Gli attori si comportano come se si trovassero dentro una puntata di Cento Vetrine. La Robin’s è inguardabile, vestita e truccata come se dovesse sfilare al Carnevale di Viareggio, la Cavallotti fa quel che può (poco), ma coi tacchi a spillo è ridicola e, soprattutto, come suoneria nel cellulare ha la canzone della Rana Pazza (avete presente i servizi a pagamento di Mediaset in epoca pre Smartphone?). La Bolkan non sarebbe nemmeno male, ma vederla in questo delirio mette una profonda tristezza; duole dirlo, ma è un ruolo che probabilmente non avrebbe mai dovuto accettare.

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In CATTIVE INCLINAZIONI tutto è posticcio e raffazzonato e, dopo poco, l’intreccio giallo che dovrebbe essere al centro della vicenda passa in secondo piano per dare spazio a tutte le vicende personali degli attori e, tra tette siliconate, omicidi a colpi di squadra e personalità disturbate, c’è da rimanere basiti. Ah dimenticavo: c’è anche Franco Nero nei panni di un predicatore timorato di Dio, che coi capelli lunghi sembra arrivato direttamente da Il Cacciatore Di Squali. Niente male, ma sono passati 25 anni…

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