L’UOMO DAGLI OCCHI A RAGGI X

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TITOLO ORIGINALE: X: The Man With X-Ray Eyes

USA, 1963

REGIA: Roger Corman

CAST: Ray Milland, Diana Van der Vlis, Harold J. Stone, John Hoyt, Don Rickles

Uno scienziato è ossessionato dall’idea di perdere diottrie, così si sottopone a continue sedute oculistiche per verificare la buona salute dei suoi occhi. L’uomo riesce a produrre un siero che aumenta notevolmente le capacità visive, permettendo a chi se lo mette (come se fosse un collirio) di vedere attraverso i muri.

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Dopo averlo sperimentato su una scimmia (che però muore subito dopo) il dottore, eccitato per la grandezza della sua scoperta decide di provarlo su di sé. Inizialmente soddisfatto, lo scienziato riesce a vedere al di là di cose, oggetti e persone (memorabile la scena in cui sbircia sotto la gonna di alcune ragazze durante un ballo), in realtà il processo innescato dal siero si rivela devastante: i danni agli occhi cominciano a farsi sentire e lo sprovveduto studioso diventa vittima delle sue visioni. Dopo aver ucciso involontariamente una persona comincia per lui un folle viaggio, che culmina nella tragica decisione di strapparsi gli occhi, poiché il troppo vedere lo sta portando alla follia…

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L’UOMO DAGLI OCCHI A RAGGI X è un altro dei prodotti a basso costo di Roger Corman, che si prende una breve pausa dal suo periodo gotico dedicato a Edgar Allan Poe per raccontare una storia fantascientifica convincente e ben confezionata. Ray Milland è bravissimo come al solito e il suo ruolo è di grande impatto, ma ciò che più affascina è l’uso degli effetti speciali artigianali, con colori che virano nel rosso e offrono uno scenario spesso psichedelico.

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C’è un messaggio di fondo (sempre che qualcuno abbia voglia di coglierlo) che suggerisce l’impossibilità di sostituirsi a Dio, una specie di monito a non prendere decisioni più grandi di quelle che l’essere umano può permettersi. In definitiva, X: The Man With X-Ray Eyes è un piccolo film divertente, superiore (e non di poco) a tante altre pellicole realizzate con pochi mezzi e tante idee che venivano prodotte in quegli anni. Da riscoprire.

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