ITALIA/ SPAGNA, 1970
REGIA: José Luis Merino
CAST: Erna Schurer, Carlos Quiney, Agostina Belli, Cristiana Galloni, Antonio Jiménez Escribano, Enzo Fisichella
Discreta coproduzione italo/spagnola diretta dall’esperto di western José Luis Merino. Narra di una ragazza laureata in biochimica (Erna Schurer) che si reca in un lugubre castello per far luce su alcuni esperimenti iniziati dal fratello dell’attuale proprietario della magione. L’uomo morì mentre era sul punto di scoprire la formula dell’immortalità e il padrone di casa è intenzionato a portare avanti gli studi, così tra allucinazioni e delitti, la giovane scopre poco a poco una verità inaspettata, mentre si accorge di essere spiata da una sinistra presenza che si muove tra i meandri del castello…
Ecco uno dei tanti film finito (ingiustamente) nello spietato tritacarne della critica più negativa. Negli anni, IL CASTELLO DALLE PORTE DI FUOCO è stato spesso e volentieri bistrattato decisamente più del dovuto. Intendiamoci, di esaltante o di geniale non c’è davvero nulla, ma la sceneggiatura è solida, Merino è bravo a girare e l’ambientazione gotica funziona. Erna Schurer ha una bella parte e il livello medio di recitazione va ben oltre la sufficienza. Sarebbe superfluo stare a specificare che non si toccano le vette del cinema di Mario Bava, anche perché tutto scorre in maniera molto semplice e lo stile del regista spagnolo è piuttosto elementare, va però riconosciuto a Merino il merito di saper creare un certo interesse nello spettatore che, trovandosi a dover fare i conti con un ritmo non certo scoppiettante, può comunque trovare nel film diversi elementi interessanti.
Degno di nota è sicuramente il laboratorio presente all’interno del castello, con alambicchi fumanti e vasche adibite a oscuri esperimenti: sembra la stanza di un mad doctor! Nel film non ci sono effetti speciali (con eccezion fatta per il trucco mostruoso messo in faccia a un attore) e le efferatezze sono piuttosto soft (e dosate col contagocce), in ogni caso IL CASTELLO DALLE PORTE DI FUOCO si lascia guardare e non deluderà gli appassionati delle atmosfere d’annata. Da segnalare anche una bellissima Agostina Belli nel ruolo di una cameriera. La sua parte non è troppo rilevante ma non passa inosservata.